Notizie

12 Giugno 2019

Mirabell

Siamo sempre in attesa di qualcosa o di qualcuno e si attende. Con pazienza o con impazienza, dipende, ma si attende sempre che succeda quel qualcosa, piccolo o grande che sia, che modificherà ancora una volta il corso della nostra vita. Anche Britta, la bimba di cui voglio parlarvi di oggi attende qualcosa. Britta vive in una famiglia sostanzialmente povera, con un papà che cerca di sbarcare il lunario e una mamma che ce la mette tutta per far tirare avanti una famiglia. Non una cosa semplice. Tanti dei nostri nonni hanno sperimentato questa situazione, tante volte ce l’hanno raccontata e forse anch’essi, come Britta, incollavano il naso sulle vetrine dei negozi ammirando una bambola o un giocattolo, fermo, ma inafferrabile e attendevano, con pazienza, che arrivasse il giorno in cui il papà avrebbe annunciato di avere abbastanza soldini per l’acquisto.

3 Maggio 2019

Una zuppa di sasso

Il lupo è forse uno dei miei personaggi preferiti nei testi per bambini e adoro scovarne nuove interpretazioni e significati. Nel libro “Una zuppa di sasso” di Anaïs Vaugelade troviamo un lupo che porta con sé un sacco bianco che tiene sulle spalle.
Il lupo sembra molto stanco e, arrivato in un villaggio, si ferma e bussa alla porta della prima casa che incontra, che è quella della gallina, che, nonostante la paura, decide di aprire la porta, fidandosi delle parole del lupo; questi, una volta entrato in casa della gallina, si accomoda davanti al camino e le chiede una pentola per cuocere la sua zuppa di sasso.
La gallina è sorpresa e incuriosita dall’ingrediente principale della zuppa e così propone al lupo di aggiungere il sedano. Il lupo accoglie con piacere il suggerimento della gallina e “arricchisce” la sua zuppa di un nuovo ingrediente.

5 Aprile 2019

Gli uccelli

La prima volta che incontrai il libro Gli uccelli” fu qualche anno fa quando una mia collega lo portò al nido per raccontarlo ai bambini della nostra sezione. Il modo di narrare la storia da parte delle mia collega fu meraviglioso (del resto è molto brava in questo ed io cerco di prendere ispirazione da lei anche tuttora) ed è proprio per tale motivo che mi innamorai di questo testo. Decisi così di acquistarlo per poterlo avere tra i libri che fanno parte della mia libreria personale. Devo ammettere che i Silent Books, ossia i libri senza parole, mi hanno sempre incuriosita, ma ho sempre avuto un po’ di timore nel narrarli poiché non sapevo se sarei stata in grado di raccontare una storia avendo davanti solamente le immagini. Col tempo mi sono avvicinata sempre di più a questo genere di libri e ho piacevolmente scoperto che basta osservare le immagini, lasciarsi andare, lasciare libera la mente, dar sfogo alla propria fantasia e … oplà… il gioco è fatto, la storia vien da sé. Ho capito che la bellezza di questo genere di testi è proprio racchiusa in questo, far emergere l’individualità e la personalità di chi legge, ma anche lasciar libertà di interpretazione a chi ascolta.

1 Marzo 2019

La grande fabbrica delle parole

La grande fabbrica delle parole“di Agnès de Lestrade ed illustrato da Valeria Docampo racconta la storia di un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parolebisogna comprarle e inghiottirle, infatti, in questo posto c’è una grande fabbrica che lavora giorno e notte per produrre parole in tutte le lingue del mondo. Ci sono parole considerate più importanti che costano molto e che solo i ricchi possono permettersi; altre parole invece si nascondono tra la spazzatura, altre ancora possono essere acchiappate coi retini, come le farfalle. In questo paese vive il piccolo Philéas che è follemente innamorato della dolce Cybelle: nel giorno del suo compleanno vorrebbe dirle qualcosa di speciale, vorrebbe dirle “Ti amo”, ma quelle parole sono di grande valore e di conseguenza costano davvero troppo per le sue tasche. Philéas decide quindi di usarne qualcuna che trova per strada, perché, non avendo abbastanza soldi nel salvadanaio, non ne possiede altre. Al contrario Oscar, un bambino molto ricco, spavaldo e anche lui innamorato di Cybelle, ha deciso di far sapere alla bambina i suoi sentimenti: avendo a disposizione molti soldi, Oscar le parla continuamente, utilizzando parole importanti come “matrimonio” e “amore”, che costano davvero tantissimo. Philéas sa di non poter competere con le parole di Oscar, ma decide ugualmente di donare a Cybelle tre parole che aveva catturato col retino. Cybelle le sente e non solo sente le parole che Philéas pronuncia, ma va oltre e sente tutto l’amore che racchiuso in quelle tre parole.

30 Gennaio 2019

C’è una tigre in giardino

Lavora di fantasia!” si dice così, no? Quante volte mi sono sentita ripetere questa frase nella vita…La fantasia è una delle cose che ci fa sentire vivi, perché alimenta anche le nostre speranze, i nostri sogni e, in generale, la fiducia in un futuro migliore. Ho deciso così di dedicare un post ad un libro che è davvero un inno alla fantasia e a quanto questa ci può venire in aiuto.

14 Gennaio 2019

Il Natale di Luca

Con l’inizio dell’Avvento possiamo di essere giunti finalmente e in modo ufficiale nel tempo di Natale! Come ormai avviene da diverso tempo, anche quest’anno il Natale a casa nostra è arrivato prima del solito: io, mio marito e mia figlia scalpitavamo e non vedevamo l’ora di preparare Presepe e albero e di riempire la nostra casetta di tanti piccoli oggetti natalizi. Così, a fine novembre – abbiamo giusto aspettato San Prospero – non abbiamo più resistito e la nostra casa si è riempita di luci, colori, profumi, ma soprattutto di libri dedicati al Natale! La letteratura per l’infanzia offre una varietà di testi che ruotano attorno al tema del Natale, affrontandolo in modi differenti, ognuno attraverso un proprio stile, concentrandosi su un particolare elemento legato a questa festività. Il libro che ho scelto di raccontare oggi è “Il Natale di Luca” di Pauline Oud, edito da Clavis. 

21 Novembre 2018

Uno

Nel suo famoso romanzo “Furore” John Steinbeck affermava: “L’uomo è un animale che vive d’abitudini. Si affeziona ai luoghi, detesta i cambiamenti.” e io, come insegnante, vivo questa affermazione quotidianamente. La vivo negli occhi dei bambini, nelle loro espressioni, nei loro pianti, nei loro momenti di gioia: le abitudini, le quotidianità sono importanti per i bimbi. Sono importanti per tutti, a dire il vero, anche per me, per mio marito (tanto), per la mia Emma. C’è chi non lo ammetterà mai, ma è così: il cambiamento, la diversità mette in una situazione di disagio e il primo istinto è sempre quello del rifiuto verso ciò che costituisce un cambiamento, verso ciò che è diverso, che è altro dalle nostre abitudini.

30 Ottobre 2017

Tutto in un abbraccio

Ognuno di noi ha un proprio gusto estetico che lo porta ad essere più in sintonia con determinati stili illustrativi piuttosto che con altri: c’è chi predilige lo stile minimale, chi quello più ricco di dettagli, chi invece è amante dei colori forti, chi si sente più legato a forme tondeggianti; insomma ad ognuno il proprio stile che essenzialmente rispecchia il proprio essere e la propria personalità.

3 Ottobre 2017

La finestra

Vi ricordate di Lorenzo Naia, in arte La Tata Maschio, nonché autore del libro “Il nonnario”?.