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24 Giugno 2017

Lutero, teologo della storia

Antefatto
Per comprendere come si è arrivati alla riforma di Lutero (1517), dobbiamo anzitutto dare uno sguardo a quel che era successo in Europa a partire dal XIII secolo. Nel 1285, in Francia, diventa re Filippo IV, detto Filippo il Bello (1285-1314). La Francia è logorata dalle continue guerre che sta combattendo contro l’Inghilterra e i Paesi Bassi, un lungo conflitto che produce migliaia di morti e prosciuga le casse dello Stato; Filippo, per racimolare una grossa quantità di denaro e riempire i forzieri, decide di impossessarsi delle decime della Chiesa, spettanti al Papa.
Nel 1294 la Chiesa di Roma è retta da Bonifacio VIII (1230-1303). Il Papa, non potendo permettere che la sua autorità venga scalfita, invia due Bolle al re di Francia per richiamarlo, esortandolo a non appropriarsi dei beni della Chiesa. Filippo non sente ragioni e lo fa imprigionare. Nel 1303 Bonifacio VIII viene liberato dalla popolazione, ma muore subito dopo. Sale al soglio pontificio Benedetto XI, alla cui morte il conclave, durato undici mesi, elegge Bertrand de Got, vescovo di Bordeaux, col nome di Clemente V, che non lascerà mai il suolo francese. Inizia con lui la lunga “cattività” avignonese, che durerà circa settant’anni, dal 1309 al 1377. Formalmente il Pontefice non è né prigioniero né suddito del re di Francia, perché la città di Avignone e il suo territorio sono di proprietà del Papa. Nella lunga cattività avignonese, sul soglio di Pietro si sono succeduti sette papi e tre antipapi. Il termine “cattività” fu coniato da Francesco Petrarca nel Sonetto 114, Dell’empia Babilonia, dove il Sommo Poeta identifica Avignone con Babilonia, in quanto capitale del vizio e di ogni iniquità, e la cattività del papa con la cattività degli ebrei ivi prigionieri. Perciò la lontananza da Roma fu percepita come l’esilio del papato. Ecco come si esprime il Petrarca:
De l’empia Babilonia, ond’è fuggita ogni vergogna,
ond’ogni bene è fori, albergo di dolor, madre d’errori,
son fuggito io per allungar la vita.

24 Giugno 2017

Il corpo tatuato e le sue conseguenze

I tatuaggi sulla pelle del corpo diventano sempre più diffusi, quasi un segnale da mostrare come moda. Ora che arriva l’estate, e si abbandonano gli abiti lunghi e coprenti, risultano in bell’evidenza. Ma non si capisce bene se sono fatti per esaltare la bellezza del corpo o per qualcos’altro.
Un recente sondaggio statunitense ha evidenziato che tre adulti su dieci ne hanno “almeno” uno, con le percentuali maggiori fra i “Millenials” (47% – sono i nati tra gli inizi degli anni ’80 e i primi anni 2000) ed i Gen-X’ers (36% – i nati tra metà anni Sessanta e metà anni Ottanta) e un aumento generalizzato del 50% negli ultimi quattro anni.
Dato che la cute umana è un vero e proprio organo che svolge molte funzioni, la scienza medica cerca oggi di studiare il cosiddetto “fenomeno tattoo”. I risultati delle ricerche mostrano parecchi dubbi e qualche preoccupazione. L’ultimo studio in ordine di tempo che è stato pubblicato sull’argomento ha scoperto che i tatuaggi possono alterare il modo in cui la pelle suda aumentando i rischi di un possibile colpo di calore.

21 Giugno 2017

“Old Rock Reggiano” al Circolo Bellarosa

Tornano sul palco dopo il successo di pubblico dello scorso anno per festeggiare il rock in salsa reggiana, i complessi musicali più famosi e che per diverso tempo hanno imperversato nei locali e nelle balere di Reggio e provincia. 

18 Giugno 2017

“Estate al Parco 2017”: spettacoli gratuiti all’Ah bein Bar

È tutto pronto per Estate al Parco 2017, rassegna di teatro dialettale organizzata dall’Ah bein Bar di Reggio Emilia in collaborazione con gli attigui Circolo ARCI Bismantova-Catellani e Cooperativa Centro Insieme. L’ampia area verde di fronte al locale di Via della Canalina, infatti, ospiterà quattro spettacoli a ingresso gratuito, che si terranno il martedì dalle 21:30.