18 Maggio 2015
Confcooperative per il Sant’Anna di Castelnovo Monti
Si sposta a Bologna e a Roma l’iniziativa intrapresa da Confcooperative Reggio Emilia a salvaguardia del punto nascita dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti.
L’organizzazione ha infatti trasmesso sia a Confcooperative regionale che alla Confederazione delle Cooperative Italiane un fascicolo che riepiloga situazione e rischi che gravano sul presidio montano ed attorno ai quali chiede l’impegno dell’organizzazione nei confronti della Regione e del Governo.
“Il mantenimento e la qualificazione dell’ospedale e del suo punto nascita – sottolinea il documento – sembra ormai ridotto ad una sola questione di numeri: dai “famigerati” 500 parti all’anno ai recenti documenti ministeriali che stabilirebbero l’impossibilità di un punto nascita negli ospedali presenti in bacini territoriali con meno di 80.000 abitanti”.
“Una situazione paradossale – spiega il direttore di Confcooperative, Giovanni Teneggi – e in contrasto con quelle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, ancora nel 2014, ha affermato che “obiettivo dell’assistenza perinatale è una mamma con il suo bambino in perfetta salute, che ha ricevuto il massimo livello di cure compatibile con la sicurezza, in un luogo ed in un modo quanto più vicino alla sua casa e alla sua cultura”.