Alleanza per il bene comune fra enti pubblici e famiglia
«Per mettere in campo – spiega il Forum – un’esperienza di sussidiarietà circolare»
«Per mettere in campo – spiega il Forum – un’esperienza di sussidiarietà circolare»
Il disegno di legge sulle unioni civili su cui si discute in Parlamento e nel Paese non è una contrapposizione fra arretratezza e modernità, per cui sarebbe arretrato tutto ciò che si oppone alla predeterminazione forzata della vita e della sua imprevedibilità, e sarebbe invece moderno tutto ciò che conduce a trasformare in diritto ogni desiderio, andando oltre a ciò che per natura è possibile.
Sono valori diversi in gioco, molto diversi. Perché siamo convinti che insistere sulla responsabilità personale in luogo della codificazione ad oltranza di diritti positivi è un valore.
Noi che ci opponiamo a questa deriva omologante in un contesto di falsa tolleranza, non stiamo discutendo del riconoscimento di diritti di mutua assistenza e solidarietà ai conviventi.
Tanto è vero che abbiamo preparato questo terzo inserto per La Libertà per offrire alla conoscenza e alla presa d’atto dell’opinione pubblica una panoramica della normativa, della giurisprudenza, degli atti degli enti istituzionali che garantiscono già da ora una gamma assai vasta di diritti soggettivi.
Molto interessante è poi il lavoro di tessitura delle varie normative in una sintesi di testo unico che gli esperti del comitato “Sì alla famiglia” hanno preparato e posto all’attenzione dei Senatori.
è il nostro modo di contrastare la presunzione del radicalismo di massa che vuole realizzare un ordine supremamente razionale.
E questa presunzione vuole misurarsi oggi sul terreno (delicatissimo) antropologico.
è dunque sul terreno dei valori che cerchiamo di offrire un contributo libero, rispettoso e documentato.
Il PD ha presentato in Senato un nuovo testo di disegno di legge sulle unioni civili ( exCirinnà) che azzera ogni possibilità di dialogo.
Si ribadisce l’adozione, la pensione di reversibilità e , pur chiamandole con un altro nome, si disegna un vero e proprio istituto matrimoniale e genitoriale per copie dello stesso sesso.
Sia ben chiaro a tutti che questo significa anche e soprattutto “utero in affitto”.
Per restituire unità al proprio partito, i dirigenti del PD non si fanno alcuno scrupolo nel gettare a mare la cellula portante della nostra società e cioè la famiglia.
Così come il movimento 5 stelle non si fa scrupolo di offrire i propri voti determinanti al PD che accusa ogni giorno delle peggiori nefandezze!
C’è chi scambia la comunità cristiana per un luogo di scontro tra opposte fazioni
Il FORUM delle Associazioni Familiari di Reggio Emilia esprime preoccupazione e disagio di fronte alle difficoltà e ai giudizi sommari che si frappongono a chi, cittadini e associazioni, si impegna a viso aperto a contrastare i tentativi in atto di introdurre la cosiddetta “teoria del gender” nella legislazione e a denunciare come lesivo delle libertà democratiche il DdL Scalfarotto.