Il commento della Presidente di Unindustria Reggio Emilia, Roberta Anceschi
Un segnale preoccupante per l’economia locale
Il calo delle esportazioni dell’industria reggiana nel 2024 rappresenta un segnale preoccupante, inserendosi in un contesto economico globale particolarmente complesso.
Così commenta Roberta Anceschi, Presidente di Unindustria Reggio Emilia, i dati ISTAT sull’export delle imprese della provincia.
“Uno dei principali fattori di questo rallentamento è la frenata della crescita economica in Europa, con un’attenzione particolare alla Germania, che è uno dei partner commerciali più importanti per molte delle nostre aziende.
A questo si aggiungono le incertezze geopolitiche che influenzano negativamente gli scambi globali.
Le tensioni internazionali, in particolare quelle legate alla guerra in Ucraina e alle politiche protezionistiche, stanno creando un clima di incertezza che penalizza gli scambi commerciali.
Inoltre, la minaccia dei dazi americani potrebbe ridurre ulteriormente la competitività delle imprese reggiane sui mercati esteri, limitando le opportunità di espansione, soprattutto nei settori più vulnerabili alle politiche tariffarie”.
Settori più colpiti e performance contrastanti
Nel dettaglio, il rallentamento delle esportazioni provinciali è stato fortemente influenzato dalla contrazione in alcuni settori chiave.
Le esportazioni di abbigliamento e maglieria sono diminuite del 4,3%, quelle di prodotti in ceramica del 2,3%, mentre il settore metalmeccanico ha visto una forte riduzione delle vendite, con un calo del 10,1% per macchinari e mezzi di trasporto e dell’8% per articoli in gomma e plastica.
Al contrario, il settore alimentare e delle bevande ha registrato un aumento significativo delle esportazioni, con una crescita del 14,8%.
Le principali destinazioni di esportazione
Guardando ai mercati di destinazione, i dati evidenziano un calo delle esportazioni verso diversi paesi.
Le vendite verso la Germania sono diminuite del 5,7%, gli Stati Uniti hanno registrato un -2,8%, la Francia un -10,2%, il Regno Unito ha visto una contrazione del 15,4%, mentre le esportazioni verso Austria, Turchia, Cina, Russia e Canada hanno subito riduzioni tra il 7% e il 25%.
Tuttavia, ci sono segnali positivi provenienti da alcuni mercati.
Le esportazioni verso l’Ucraina sono aumentate del 29,1%, mentre Arabia Saudita (+17,2%), Emirati Arabi Uniti (+17,1%), Brasile (+16,1%), Messico (+16,1%) e Marocco (+15,2%) hanno registrato performance molto positive.
Le sfide per le imprese reggiane
“Le imprese reggiane stanno affrontando un panorama economico incerto – conclude Roberta Anceschi – e sarà fondamentale sviluppare strategie per diversificare i mercati di esportazione.
Ridurre la dipendenza dai mercati più vulnerabili e continuare a investire in innovazione sarà la chiave per rimanere competitive a livello internazionale”.