Concerto “Soli Deo Gloria” nella chiesa di san Pietro

Nuovo appuntamento concertistico con Soli Deo Gloria a Reggio Emilia nella chiesa dei Santi Pietro e Prospero, in  Via Emilia San Pietro.

L’evento in prgramma sabato 15 marzo alle ore 17 ha come protagonista Gianni Golinelli (Organo e Canto gregoriano) che si esibirà nell’opera di Girolamo Frescobaldi (Ferrara, 13 settembre 1583 – Roma, 1 marzo 1643) “Messa della Madonna” da Fiori Musicali (1635)
In alternatim con il Canto gregoriano.

Note al Programma

La Messa della Madonna è una delle tre messe che compongono il celebre Fiori Musicali del 1635, l’unica opera di Frescobaldi interamente dedicata alla musica sacra.
Questo brano è una “messa d’organo”, in cui il coro in gregoriano esegue l’Ordinarium (la parte fissa della messa), mentre l’organo esegue il proprium (le parti mobili).

Nel programma si alternano diverse forme musicali. I versetti del Kyrie e del Christe sono costruiti riprendendo il cantus firmus della Messa IX (cum jubilo), specificamente dedicata alla Madonna e utilizzata nella liturgia tridentina.

Le toccate (brevi preludi) hanno la funzione di introdurre le diverse sezioni: la prima prima della Messa, la seconda prima del ricercare, e la terza per l’elevazione.
Quest’ultima è più estesa e in modo frigio (Mi minore), che, secondo le teorie musicali del XVI secolo, evoca un carattere mistico, perfetto per il momento della consacrazione.

I ricercari, posti dopo l’offertorio, sono adatti anche alla distribuzione dell’Eucaristia e presentano un andamento lento che li rende particolarmente adatti al tempo disteso della liturgia.

La vivace canzona che segue la lettura della “Pistola” di San Paolo offre variazioni sul tema e giochi contrappuntistici.

A chiudere la messa intervengono due capricci: il primo riprende una danza lombarda, il secondo un tema religioso del XVI secolo.
La Bergamasca utilizza quattro temi contrappuntistici che si sviluppano in sette sezioni, mentre la Girolmeta è una composizione in stile simile alla Bergamasca, con una chiara struttura contrappuntistica.

L’Interprete: Gianni Golinelli

Gianni Golinelli è un musicista versatile con una formazione che spazia dal pianoforte al canto lirico e all’organo.
Ha studiato con vari maestri, tra cui Delfo Menicucci e Romano Franceschetto per il canto lirico, e con Claudio Brizzi e Enrico Viccardi per l’organo.

Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento, tra cui la Masterclass su G. Frescobaldi con il M° Francesco Cera, e la Masterclass su “Prassi strumentale barocca” con il M° Gianluca Petagna.

Nel 2024 ha partecipato a masterclass specializzate nella musica barocca, approfondendo la tecnica organistica e le sonorità storiche.

Lo Strumento: Organo della Chiesa dei Santi Pietro e Prospero

L’organo della Chiesa dei Santi Pietro e Prospero di Reggio Emilia è stato costruito da Domenico Traeri nel 1712, con materiale proveniente da altri organari come Agostino Traeri (seconda metà del XVIII secolo) e Filippo e Giuseppe Riatti (1849). Nel 1998 è stato restaurato da Paolo Tollari.

L’organo, collocato “in cornu Epistulae”, presenta una cassa lignea decorata e una facciata con 23 canne.
La tastiera di 53 tasti è accompagnata da una pedaliera a leggìo di 18 tasti.
Il somiere è composto da 50 canali, mentre la disposizione fonica include vari registri, tra cui il Principale I, Flauto in VIII, e la Voce Umana.

L’organo di Traeri è famoso per la sua solida costruzione e le sonorità eleganti, ed è considerato uno dei migliori esempi della tradizione organaria emiliana del XVIII secolo.

La Storia della Chiesa

La Chiesa dei Santi Pietro e Prospero di Reggio Emilia è un importante centro spirituale e culturale della città.
A partire dal Cinquecento, è stata assegnata ai monaci benedettini, che commissionarono tre organi in un arco di 180 anni.
Il terzo organo, quello di Domenico Traeri, è giunto fino a noi con materiale originale, grazie anche al restauro del 1998 che ha riportato alla luce le sue sonorità affascinanti.

Questo concerto, che vede la partecipazione di Gianni Golinelli e l’organo di Domenico Traeri, offre una rara opportunità di ascoltare un’interpretazione magistrale della musica sacra barocca in un contesto storico e musicale ricco di tradizione.

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