Giubileo diocesano del Mondo del Lavoro in tre tappe

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Il lavoro: vocazione o destino? Un percorso giubilare per riscoprirne il senso

Il lavoro, come da sempre insegna la Dottrina Sociale della Chiesa, è una dimensione fondamentale dell’esistenza umana.

Non è soltanto un mezzo per guadagnarsi da vivere, ma un ambito attraverso cui la persona imprime la sua originalità alla vita del mondo, costruisce relazioni e contribuisce al bene comune.

Tuttavia, nella società contemporanea, il senso del lavoro sembra sempre più messo da parte: instabilità economica, sfruttamento, precarietà e nuove sfide come quelle rappresentate dall’utilizzo di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, spronano a una riflessione approfondita.

Per questo in occasione dell’evento giubilare abbiamo pensato di proporre una serie di appuntamenti specificamente dedicati al mondo del lavoro.

Le varie iniziative, che si sviluppano tra marzo e aprile, sono  rivolte a lavoratori, imprenditori, studenti, disoccupati e a tutti coloro che desiderano riflettere su come il lavoro possa essere vissuto in modo umano e costruttivo.

Il Giubileo diocesano con l’Arcivescovo

Il cammino prende il via giovedì 13 marzo alle ore 17 presso il Museo Diocesano di Reggio Emilia, con un incontro dal titolo “Il lavoro tra l’IA e la centralità della Persona: verso un nuovo paradigma lavorativo ispirato dall’Economia Civile”, organizzato insieme a UCID Reggio Emilia.

L’avvento dell’intelligenza artificiale e dell’automazione sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro, sollevando interrogativi profondi: quale sarà il ruolo della persona in un sistema sempre più tecnologico? Come garantire che il progresso non avvenga a scapito della dignità umana?

La Dottrina Sociale della Chiesa offre prospettive preziose per affrontare queste sfide, riaffermando un principio chiave ribadito da San Giovanni Paolo II nella Laborem Exercens: “Il lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro” (LE, 6).

La giornata del 13 marzo si concluderà con un momento di preghiera e affidamento, attraverso la santa Messa per tutto il mondo del lavoro, presieduta alle ore 19 in Cattedrale dall’Arcivescovo Giacomo Morandi. Un’occasione per rimettere al centro il senso più profondo del lavoro, alla luce della Parola di Dio e del Giubileo.

Lavoro, famiglia e vocazione, due serate a Regina Pacis

Il secondo appuntamento, venerdì 21 marzo alle ore 20.15 presso l’Oratorio Regina Pacis, affronterà un tema di grande attualità: “Lavoro e/o famiglia?”, in collaborazione con OL3 Reggio Emilia.

Oggi conciliare i tempi e l’impegno della vita lavorativa e di quella familiare è una sfida sempre più ardua: da un lato, il lavoro è essenziale per la dignità della persona e il sostegno della famiglia; dall’altro, ritmi eccessivi rischiano di minare la qualità delle relazioni e il benessere personale.

Quali strumenti offre la Dottrina Sociale della Chiesa per vivere la famiglia e il lavoro? L’incontro sarà un’occasione per riflettere su come il lavoro possa diventare un elemento di crescita, piuttosto che un ostacolo alla vita familiare.

Il percorso si concluderà con un evento speciale venerdì 4 aprile alle ore 20.45, sempre all’Oratorio Regina Pacis, con un incontro dal titolo “Il lavoro è solo fatica? Scoprire un senso più grande”.

A guidare la serata sarà madre Noemi Scarpa, monaca benedettina, nota al pubblico televisivo per la sua abilità nel comunicare con profondità e semplicità i grandi temi della vita quotidiana.

La Regola di san Benedetto insegna da secoli che il lavoro non è solo un dovere, ma può diventare un’esperienza di crescita spirituale e personale. Come possiamo riscoprire questa dimensione nel nostro quotidiano? In che modo il lavoro può trasformarsi da fatica in vocazione? “Tutto quello che fate, fatelo di cuore come per il Signore e non per gli uomini” (Col 3,23): questa esortazione di san Paolo ci ricorda che ogni lavoro, anche il più umile, può essere trasfigurato in qualcosa di più grande.

Il Giubileo del Mondo del Lavoro offre un’occasione preziosa per fermarsi e riflettere. Siamo spesso abituati a vivere il lavoro come una routine, un peso, una necessità; questi incontri ci invitano a guardarlo con occhi nuovi, riscoprendone la bellezza e il valore.

Il percorso è aperto a tutti: lavoratori, studenti, imprenditori, disoccupati, pensionati. Non importa quale sia il proprio ruolo o la propria esperienza: l’importante è essere disposti a interrogarsi su ciò che il lavoro rappresenta nella e per la propria vita.

ll lavoro non è solo una questione economica o produttiva, ma un cammino di crescita e realizzazione personale.

équipe Servizio di Pastorale Sociale e del Lavoro

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