Cesare Zavattini arriva in Giappone con la pubblicazione di “Parliamo tanto di me”

La docente e ricercatrice Satoko Ishida in visita all’Archivio Zavattini presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, venerdì 28 febbraio

Un grande successo oltre i confini nazionali

L’opera di Cesare Zavattini, scrittore e sceneggiatore che negli anni del dopoguerra ha promosso la cultura italiana nel mondo attraverso i capolavori del neorealismo, continua a suscitare interesse ben oltre i confini dell’Italia.
A distanza di oltre novant’anni dalla sua prima pubblicazione, l’opera “Parliamo tanto di me” arriva finalmente in Giappone.

Il libro, originariamente pubblicato in Italia nel 1931, è stato recentemente pubblicato a Tokyo da Kobunsha Co. Ltd., una delle principali case editrici giapponesi, parte del gruppo Kodansha.
La pubblicazione è avvenuta grazie all’impegno di Satoko Ishida, docente e ricercatrice di studi italiani presso la Nagoya University of Foreign Studies, che ha proposto la traduzione alla casa editrice.

La professoressa Satoko Ishida e il suo impegno nella valorizzazione della cultura italiana

La professoressa Ishida è un’esperta di lunga data della letteratura italiana e, in particolare, delle opere di Zavattini. Ha dedicato numerosi studi all’autore luzzarese, partecipando a conferenze internazionali e pubblicando articoli di ricerca.
La traduzione di “Parliamo tanto di me” rappresenta il culmine di un lungo percorso di passione e studio dedicato alla figura di Zavattini.

Il 28 febbraio, la professoressa Ishida sarà in visita alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia per visionare il ricco fondo archivistico dell’autore e incontrare i curatori dell’Archivio Zavattini.

“Parliamo tanto di me”: il debutto letterario di Zavattini

Quando “Parliamo tanto di me” fu pubblicato in Italia, fu un successo clamoroso che segnò l’inizio della fortunata carriera letteraria di Zavattini. L’autore racconta: “È il mio primo libro.
L’ho scritto a 27-28 anni, nel 1929-1930, nel mio paese, mentre mio padre moriva di cirrosi epatica… Non so perché mi sono messo a lavorare a ‘Parliamo tanto di me’: forse era un modo per fare comunque il mio mestiere, nonostante le circostanze; forse era una rivolta contro la morte di mio padre; o semplicemente c’era in me, senza che lo sapessi, una natura di scrittore.”

Un passo importante per la diffusione della letteratura italiana in Giappone

La pubblicazione di “Parliamo tanto di me” in Giappone è un evento di grande importanza per la diffusione della letteratura italiana nel paese e testimonia l’interesse crescente del Giappone per la produzione letteraria di Zavattini.
Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione tra Satoko Ishida, l’agenzia letteraria Japan UNI Agency e gli eredi di Zavattini.

Questa traduzione si inserisce nel più ampio percorso di valorizzazione del patrimonio archivistico Zavattini conservato alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.
Inoltre, segna un nuovo capitolo nella lunga storia di scambi culturali tra Italia e Giappone, confermando l’universalità delle opere di Zavattini e il suo impatto sui lettori di tutto il mondo.

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