Educare alla speranza, l’attualità di monsignor Pietro Margini

Il giovane don Pietro Margini

«Vi ho amato molto con la fortezza di un padre che faceva fatica a nascondere la tenerezza di una madre»: con questa dichiarazione colma di affetto monsignor Pietro Margini (1917-1990) introduceva nel 1973 il suo Testamento, rivolto alle comunità di famiglie nate nel solco del suo ministero sacerdotale; lungo questa scia di bene si sarebbe progressivamente concretizzata, dopo la sua morte, l’esperienza del movimento ecclesiale Familiaris Consortio, che oggi riunisce famiglie, giovani, sacerdoti e consacrate in una scelta di vita comunitaria.

Forza paterna e tenerezza materna tratteggiano con precisione l’essenza dello sguardo pedagogico del servo di Dio, da lui maturato nel corso di un’intensa attività pastorale con giovani, fidanzati, coppie di sposi.

Un approccio nel quale il vigore di una proposta esigente non era mai separato dalla pazienza della cura, anche nei minimi dettagli. Proprio come fa l’agricoltore, che sa quando proteggere il germoglio e quando orientare e potare la pianta giovane, affinché possa crescere e diventare un albero capace di dare frutto.

È questo l’orizzonte in cui idealmente si colloca l’appuntamento intitolato Con la fortezza di un padre e la tenerezza di una madre. Educare alla speranza: l’attualità del messaggio del servo di Dio don Pietro Margini, previsto per venerdì 7 marzo ore 21 a Sassuolo, presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Neumann. In questa occasione don Pietro Adani, figlio spirituale di monsignor Margini ed attuale responsabile generale della Comunità sacerdotale Familiaris Consortio, offrirà una riflessione sull’educazione, partendo dalle profetiche intuizioni del servo di Dio (si veda la locandina). La sua proposta intreccerà l’analisi teorica con l’esperienza vissuta, dando vita ad un dialogo ricco e fecondo.

In sintonia con il periodo giubilare che stiamo vivendo, il titolo dell’incontro si concentra in modo particolare sul tema della speranza. Cosa significa “educare alla speranza”? E come si può sperare in un’epoca che sembra irrimediabilmente segnata dall’instabilità e dal dubbio diffuso? «L’ideale non può cadere», scriveva ancora don Pietro nel suo Testamento alle comunità.

La speranza non si fonda sulla rassicurante illusione che tutto andrà per il meglio, ma sulla certezza di una storia di redenzione che precede ogni uomo e che si fa incontro a ciascuno, rimanendo salda anche nelle circostanze più buie.

È questa la ragione per cui ogni giorno possiamo alzarci ed affrontare la vita lavorando, lottando e amando, nelle gioie e nelle fatiche. Ed è questa la radice da cui germoglia ogni atto educativo.

Movimento «Familiaris Consortio»
Valle del Secchia – Sassuolo

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