Persone con disabilità, testimoni irrinunciabili del Vangelo

Educatrici accolgono bambini con disabilità nella Catechesi del Buon Pastore a Sant’Ilario d’Enza. Il progetto è sostenuto dalla “Fondazione di culto Santi Geminiano e Prospero”

Continua la nostra galleria delle “Pagine di speranza”:  presentiamo storie che raccontano il bene che c’è e che frequentemente non fa notizia. Oggi è la volta dei percorsi d’inserimento nelle comunità ecclesiali sostenuti dalla “Fondazione di culto Santi Geminiano e Prospero”.

C’è un progetto di sostegno che mette le persone disabili e fragili al centro della vita pastorale. Non destinatarie di azioni, ma con la loro presenza e sensibilità le rende testimoni irrinunciabili di annuncio nelle comunità.

Si tratta di un’iniziativa della “Fondazione di culto Santi Geminiano e Prospero” che ha sede a Modena e sostiene le realtà ecclesiali nelle diocesi di Modena-Nonantola, Carpi e Reggio Emilia-Guastalla. Nel 2022 il Consiglio di amministrazione ha deliberato di investire le risorse annuali prioritariamente per favorire la partecipazione di persone con disabilità alla vita ecclesiale.

Fondazione per i fragili

La “Fondazione di culto Santi Geminiano e Prospero” è un ente ecclesiastico fondato nel 1986 per iniziativa del Banco San Geminiano e San Prospero (ora Banco Bpm) con lo scopo di sostenere le persone più in difficoltà nelle realtà ecclesiali delle province di Modena e Reggio Emilia.

“Abbiamo scelto di metterci nei panni delle persone più fragili e delle loro famiglie”, commenta l’avvocato Umberto Borelli, presidente della Fondazione, orgoglioso di presentare l’iniziativa. Le persone con disabilità spesso diventano come “invisibili” e facciamo fatica a percepirne i bisogni, chiarisce.

L’iniziativa della Fondazione mira a rimuovere il più possibile gli ostacoli che impediscono alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita ecclesiale: le Celebrazioni Eucaristiche, gli incontri di catechesi e oratorio, i pellegrinaggi.

ducatrici accolgono bambini con disabilità nella Catechesi del Buon Pastore a Sant’Ilario d’Enza. Il progetto è sostenuto dalla “Fondazione di culto Santi Geminiano e Prospero”. Per informazioni sull’accesso al contributo: pastoraledellasalute.re@gmail.com, 334.1810338.
Educatrici accolgono bambini con disabilità nella Catechesi del Buon Pastore a Sant’Ilario d’Enza. Il progetto è sostenuto dalla “Fondazione di culto Santi Geminiano e Prospero”. Per informazioni sull’accesso al contributo: pastoraledellasalute.re@gmail.com, 334.1810338.

“Grazie a questa iniziativa ho conosciuto le équipe delle diocesi di Modena-Nonantola, Reggio Emilia-Guastalla e Carpi che accompagnano le persone con fragilità e le loro famiglie”, interviene Borelli, “sono persone qualificate che hanno ben chiare le necessità di chi vive la disabilità”.

Nel 2024 il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha approvato quindici progetti per sostenere l’integrazione di persone con disabilità nelle comunità ecclesiali di cui sei proposti da parrocchie della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.

Sul territorio le risorse sono state investite in gran parte per retribuire educatori: uno a Casalgrande, due a Sant’Agostino in città, due a Sant’Alberto, uno a Ospizio e due a Sant’Ilario. Complessivamente contribuiscono ad accogliere una quindicina di ragazzi che fanno fatica a partecipare con continuità alle iniziative parrocchiali. In alcuni casi poi la disabilità richiede la presenza di un adulto capace di mediare nelle relazioni tra i ragazzi e i coetanei.

Sant’Ilario, cultura d’accoglienza

“Il sostegno della Fondazione è stato importantissimo per poter accogliere sei ragazzi con disabilità”, racconta Stefano Davoli, educatore stabile dell’oratorio di Sant’Ilario, nell’esprimere gratitudine.

“Il focus del progetto sono le relazioni che le persone con disabilità e le loro famiglie possono instaurare con una pluralità di soggetti: gli educatori, i coetanei e la comunità di Sant’Ilario. Gli educatori ci aiuteranno a crescere nell’attenzione a queste persone”.

Sempre sul tema della disabilità, ricordiamo che la comunità di Sant’Ilario ha promosso lo scorso anno il cortometraggio “Pennello rosso” (di Emanuele Di Silvestro) che racconta la storia di un ragazzo in carrozzina e della sua amicizia con una coetanea.

“Il contributo della Fondazione ci garantisce di accogliere i giovani fino a giugno, ma abbiamo il desiderio di proseguire anche in estate, in particolare per le sette settimane di Grest e i campeggi. Nelle nostre comunità il sostegno della Fondazione è vissuto come una opportunità in più per creare una cultura di accoglienza che ci sta molto a cuore”.

Ci sono risorse per altri progetti

Negli ultimi mesi la “Fondazione di culto Santi Geminiano e Prospero” ha erogato contributi più cospicui del solito poiché le assegnazioni sono state sospese per alcuni anni e c’era un pregresso da recuperare. Per la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla sono disponibili ancora 30mila euro che sono a disposizione delle parrocchie.

Le comunità interessate a maggiori informazioni possono mettersi in contatto con Lucia Ianett, referente del Servizio diocesano di pastorale della Salute: pastoraledellasalute.re@gmail.com oppure 334.1810338.

«Casa Fratelli Tutti», laboratorio di fraternità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *