In ricordo di Domenico Bondi

Sabato mattina sarà ricordato Domenico Bondi, Medaglia d’Oro al Valor Militare

Carabiniere e partigiano, morì al grido di “Viva l’Italia”

Lungamente torturato, fu fedele al segreto. Il sindaco: “Ricordiamo con commozione il sacrificio di un esempio luminoso di coraggio e dedizione, la cui vita fu spezzata dalla barbarie della guerra.”

(Villa Minozzo – Reggio Emilia, 22 gennaio 2025).

Sabato mattina, a Morsiano, il paese natale di Domenico Bondi, sarà commemorato il carabiniere e partigiano a ottant’anni dalla sua morte. Bondi, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, sarà ricordato con una cerimonia che inizierà alle 10.30 in piazza a lui intitolata.

Il programma prevede i saluti del sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, e gli interventi di Stefania Bondavalli, assessore del Comune di Reggio Emilia, di altre autorità civili e militari, nonché degli studenti dell’istituto comprensivo di Villa Minozzo. Seguiranno la benedizione e la deposizione di una corona al monumento dedicato al valoroso carabiniere, che, prestando servizio a Bologna, aderì presto al movimento di liberazione dopo l’8 settembre 1943.

“Venne a combattere nella sua terra – racconta Sassi – e, caposquadra, fu catturato il 12 gennaio 1945 nella zona di Secchio. Fucilato il 26 gennaio a Ciano d’Enza.”

Alle 11, sarà celebrata una messa in memoria di Bondi, presieduta da don Giuseppe Grigolon, cappellano militare.

“Domenico Bondi – continua il sindaco – nato il 16 settembre 1908, figlio di Paolo e Gelsomina Battistelli, è stato un esempio di dedizione e coraggio.

Nel 1993 gli è stato intitolato un corso per allievi carabinieri ausiliari a Fossano, in provincia di Cuneo, e nel 2006 è stata inaugurata la caserma di San Polo d’Enza a lui dedicata.”

La motivazione che accompagna il conferimento della Medaglia d’Oro, datato 6 marzo 1950, recita:
“Dopo l’armistizio, scelse la via dell’onore e del dovere, distinguendosi per la sua attività organizzativa e informativa.

Durante i numerosi interrogatori, fu torturato, ma rimase fedele al segreto e alla sua fede. Portato davanti al plotone di esecuzione, morì gridando: ‘Viva l’Italia.’”

La cerimonia è organizzata dal Comune di Villa Minozzo in collaborazione con l’Unione Montana, le associazioni partigiane Alpi-Apc e Anpi, l’Istituto Istoreco, la locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, gli Alpini, la Croce Verde e la Pro Loco di Morsiano. Al termine della cerimonia, si terrà un momento conviviale con il “vin d’onore” presso la sede della Pro Loco.

“Ricordiamo con commozione il sacrificio di Domenico Bondi – conclude Elio Ivo Sassi – esempio luminoso di coraggio e dedizione. La sua vita fu spezzata dalla barbarie della guerra, ma il suo esempio continua a ispirarci, ricordandoci l’importanza dei valori per cui ha combattuto: dovere, giustizia, libertà, pace e democrazia. A lui va il nostro più sincero ringraziamento, con la promessa che il suo martirio non sarà mai dimenticato.”

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