Si può già trovare ed è già in funzione nella Cattedrale di Reggio Emilia (ed entro Natale nella Basilica di San Prospero) il totem per la raccolta delle offerte tramite carta di credito, bancomat o dispostivi mobili di pagamento abilitati.
La sua installazione è semplicemente la diretta conseguenza dell’evoluzione dei tempi con la tecnologia al servizio dell’uomo, pronta a soddisfare ogni esigenza, anche quella della carità a portata di click, garantendo l’anonimato dell’offerente (si può versare da uno a cinquanta euro) e la sicurezza per chi riceve l’offerta senza la rischiosa movimentazione di denaro contante.
A scanso di equivoci, la “tradizionale” questua della domenica a Messa rimane. Ad essa si affianca uno strumento più moderno e facilmente adoperabile.
Tecnologia in chiesa
A spiegare questa innovazione di cui la diocesi di Reggio Emilia-Guastalla è capofila in Italia è il dottor Gian Pietro Menozzi, economo diocesano: “nei mesi scorsi gli enti riuniti nel patto SENAPA, tra cui la nostra Diocesi, hanno approfondito l’idea di installare all’interno delle Chiese italiane specifici totem per la raccolta delle offerte dei fedeli in via digitale (contactless), al fine di preservare la custodia dei soldi e garantire maggiore libertà di dono all’offerente.”
“Grazie agli incontri con funzionari dell’istituto di credito BPM e della società informatica fornitrice dell’attrezzatura (sia software che hardware) – prosegue Menozzi – è stato deciso di procedere ad una prima fase di “pilotaggio”.
Per la nostra diocesi sono state scelte tre chiese di Reggio Emilia per eseguire il test: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Basilica di San Prospero e la chiesa di San Pietro”.
Opportunità da sfruttare
Partner dell’operazione, è l’Ente Cattedrale che fin da subito ha dimostrato vivo interesse per questa opportunità: “la presenza dei totem, oltre a facilitare le cose per chi vuole fare un’offerta e per i nostri sacerdoti – dice il dottor Marco Ferrari amministratore delegato dell’ente – è uno strumento in più che dà la possibilità ai tanti turisti stranieri che visitano le nostre chiese di fare la loro offerta senza il bisogno del cambio di valuta. Così, invece, basta usare la propria carta di credito o lo strumento contactless preferito che l’accredito arriva sicuro, facile e garantito sul conto corrente della chiesa visitata”.
“Stiamo provvedendo a mettere dei cartelli con la spiegazione su come fare l’offerta e sui vantaggi che questo mezzo garantisce – continua Ferrari – e perché no, potrebbe essere anche un modo per andare incontro ai giovani sempre meno avvezzi ad usare il contante”.
Patto Senapa
Si tratta di un’aggregazione che vede fondatrici alcune diocesi quali Reggio Emilia – Guastalla, Bergamo, Brescia, Modena – Nonantola, Verona, Trento insieme a CEI e ad altri enti, tutti accomunati dall’essere soci di Banco BPM.
Il progetto dei totem ha come unica condizione quella di intrattenere un rapporto di conto corrente con questo istituto di credito, che dall’iniziativa non avrà alcun guadagno né di commissioni né tantomeno di proventi finanziari.
Chi ci guadagna
A guadagnarci in comodità e sicurezza saranno i parroci, soprattutto quelli che devono gestire più di una chiesa che, grazie a questo strumento, non avranno più la preoccupazione della custodia delle offerte e tanto meno non dovranno più “perdere” tempo agli sportelli della banca per versare il denaro contante.
A questo si aggiunge la garanzia dell’anonimato per tutti i fedeli e non che vorranno lasciare il loro obolo.