L’orgoglio è il vizio capitale per eccellenza.
Muovendo dalla lettera di San Paolo ai Filippesi l’arcivescovo Giacomo nell’omelia della Messa presieduta martedì 5 novembre in Sant’Alberto per le aggregazioni, associazioni e movimenti ecclesiali ha raccomandato di saper scovare soprattutto il bene che è negli altri, di gioirne interiormente.
Segno inequivocabile di maturità è il ritrovarsi insieme per godere del bene che è negli altri; occorre quindi “svuotarsi” di se stessi per essere riempiti da Dio.
Il voler essere al centro di tutto, l’insistenza sull’aggettivo “mio” è un peccato da confessare perché genera dannose conseguenze: bisogna avere il coraggio di arrivare alla radice del male e di scardinare la causa originante di rivalità, invidia, spirito di contesa, vanagloria.
Su tale atteggiamento il discepolo di Cristo deve fare frequentemente un serio esame di coscienza.
Scrive l’Apostolo Paolo: ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri.
Al termine della celebrazione eucaristica, Maria Cristina Castelli, responsabile della Consulta delle aggregazioni laicali, ha comunicato che domenica 1 dicembre, con inizio alle ore 16.00 in Cattedrale l’arcivescovo Giacomo guiderà il ritiro spirituale per i movimenti e le associazioni sul tema “Circondati da tale moltitudine di testimoni … Tenendo fisso lo sguardo su Gesù”.
Inoltre, martedì 14 gennaio 2025 sempre alle ore 19.00 nella chiesa di Sant’Alberto mons. Morandi presiederà la Santa Messa mensile per gli aderenti ad Associazioni, Movimenti e Aggregazioni Laicali facenti parte della Consulta.
gar