30, 40, 50 non sono numeri a caso, ma le candeline “tonde-tonde” che hanno spento tre dei dodici gruppi scout AGESCI della Diocesi, nell’ordine: Rivalta, Poviglio-Boretto e Reggio Emilia 2.
L’AGESCI nazionale stessa il 4 maggio 2024 ha compiuto 50 anni, dopo la fusione dell’associazione maschile ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani) e di quella femminile AGI (Associazione Guide Italiane), dando i natali a una realtà che ora conta circa 186.000 associati a livello nazionale e più di 1.800 a livello diocesano.
La nostra zona Agesci raggruppa dodici gruppi partendo dal Po (Guastalla e Poviglio-Boretto) fino all’area pedemontana (Albinea).
REGGIO EMILIA 2
Il Reggio Emilia 2, con sede nei locali della parrocchia di Sant’Agostino in città, ha spento 50 candeline. È il gruppo situato da sempre all’interno delle mura della città e raccoglie circa 180 associati. Nato dal gruppo ASCI RE 3 di Santa Teresa e da alcune cheftaine (capo AGI), ricorda fra i fondatori: Angelo Poluzzi, Fabrizio Pioppi, Franca Fornaciari, suor Paola Farioli e molti altri.
Il RE2 ha organizzato per i genitori, durante tutto l’anno scout 2023-2024, alcuni incontri formativi-informativi sul metodo scout declinato nelle varie branche, ed attività per tutti. Il percorso, che ha previsto una festa il 2 giugno a Cacciola, si è concluso quest’estate con il campo di gruppo, tutti insieme nello stesso luogo. Tra gli assistenti ecclesiastici del RE2 ricordiamo in particolare don Carlo Fantini e don Daniele Gianotti, attuale vescovo di Crema.
POVIGLIO-BORETTO
Il gruppo del Poviglio-Boretto, attivo nelle parrocchie sia di Poviglio che di Boretto, è censito come gruppo unito dal 2009, ma le candeline soffiate sono 40 per il Poviglio e 50 per il Boretto; la sua storia ha, quindi, radici ben più lontane.
Nel 1973 venne fondato il Boretto 1 da don Walter Beltrami ed alcuni ragazzi della zona, grazie anche al supporto del vicino gruppo scout del Guastalla 1; mentre nel 1983 Giampiero Fissore, Giuseppe Ballabeni, Susanna Salsi e molti altri fondarono il Poviglio. A fine degli anni ’90 i due gruppi iniziarono a collaborare più strettamente, fino ad arrivare alla fusione nel 2009. Lo scorso 14 settembre si è svolta la festa dal gruppo PO-BO, come viene chiamato dagli altri scout della zona, alla conclusione di un anno di festeggiamenti, iniziati nell’estate 2023 con il campo di gruppo ad Arezzo.
RIVALTA
Il “giovane” gruppo di Rivalta di anni ne ha compiuti 30. È nato nel settembre del 1994 da una decina di capi provenienti da altri gruppi della città, ma residenti a Rivalta, che hanno risposto alla richiesta della parrocchia di offrire l’opportunità di vivere lo scoutismo anche in quel territorio.
Anche per loro l’estate del 2024 ha previsto un campo di gruppo e il 14 settembre una grande festa tutti insieme in parrocchia.
Celebrare un compleanno significa oltre che fare festa con i ragazzi e le loro famiglie, guardarsi indietro, prendersi del tempo per fermarsi e riflettere sul proprio percorso.
Solo in questo modo è possibile verificare il cammino, trovare nuova linfa e nuovo slancio per le attività future e, soprattutto, darsi il tempo per poter cogliere le sfide che la nostra epoca pone.
In tutto questo processo di revisione, di analisi e di progettazione, resta ben saldo il fine: accompagnare i ragazzi in una sorta di autoeducazione reciproca, partendo dalle loro doti e capacità.
È sicuramente un aspetto da non trascurare l’emozione provata nel rivedere vecchie foto, nello sfogliare i “libri d’oro” delle attività, o rispolverare le carte di clan, fondamento delle comunità R/S (Rover e Scolte, i ragazzi dai 16 ai 21 anni).
Sono queste alcune delle emozioni da imparare a riconoscere, per gestire al meglio le fasi della vita, in particolar modo in un tempo così rapido e veloce.
In questi 50, 40, 30 anni non si è affievolita la voglia di giocare insieme, di realizzare imprese e percorrere sentieri all’aria aperta. Forse possono sembrare azioni semplici, a volte banali, ma si caricano di significato, perché solo in questo modo si impara fin da piccoli ad accogliere l’altro con le peculiarità che ciascuno di noi porta con sé.
Accogliersi è inoltre comprendere che ogni incontro è occasione di Incontro con il Signore, che si manifesta nel compagno di Gioco, di Avventura, di Strada nella Sua meravigliosa natura.
Evviva, quindi, tutti questi compleanni “tondi-tondi” nella gioia dello stare insieme alla presenza del Signore.
Comitato della zona AGESCI di Reggio Emilia