41 anni or sono si spegneva a Palencia in Spagna,a 78 anni, don Dino Torreggiani, fondatore dell’Istituto dei Servi della Chiesa.
La sua vita generosa è stata contrassegnata da profonda devozione alla Beata Vergine della Ghiara e a San Giuseppe: Don Dino, nato il 7 settembre 1905 a Masone, è morto il 27 settembre 1983, festa di San Vincenzo de’ Paoli e il funerale è stato presieduto in Duomo da mons. Baroni il 4 ottobre, festa di San Francesco, campioni della povertà.
L’esistenza di don Dino, “l’avventuriero della carità”, come lo chiamò il vescovo Gilberto, sacerdote contraddistinto innanzitutto da un’intensa vita di preghiera, da una povertà sobria, che definiva San Giuseppe l’economo della provvidenza per le sue opere, ha certamente inciso nella vita della Chiesa reggiana.
Va altresì ricordato che fu apprezzato insegnante di religione al Secchi; dal 1936 al ’45 presidente del Pio Istituto Artigianelli come parroco di Santa Teresa; dal 1930 al ’36 assistente diocesano dei giovani di Azione Cattolica, animatore dell’Oratorio Cittadini di San Rocco – vera fucina di laici-, oggi purtroppo scomparso e sostituito dall’omonimo isolato.
DON DINO, GUIDA SPIRITUALE
Certamente il sacerdote reggiano è stato anticipatore del Concilio, suscitatore di tante vocazioni, guida spirituale maestro di generazioni di giovani; fu sempre in comunione con i suoi vescovi: Brettoni, Socche e Baroni; “nihil sine episcopo” era la sua massima.
Ha saputo suscitare in tanti il desiderio di Dio; ha condiviso in toto la povertà delle persone a cui ha indirizzato prioritariamente il suo ministero: sinti, carcerati e scarcerati, circensi, insomma gli ultimi.
Servizio alla Chiesa, donazione totale di sé, preghiera intensa, voti vissuti senza sconti, adesione totale alla Parola di Dio sono certamente state le cifre della sua esistenza, che è stata puntualmente ripercorsa in solidi e documentati volumi da don Alberto Altana, don Mario Pini e Sandro Spreafico.
LA MESSA PER RICORDARE DON DINO
Venerdì 27 settembre alle ore 21 sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di Masone una santa Messa in suffragio e ricordo di don Dino.
Nella multiforme e poliedrica attività di mons. Torreggiani- che certamente contrastava con la sua minuta figura- va ricordato anche il ruolo di “fondatore” della parrocchia romana di San Gregorio Magno alla Magliana affidata dal Paolo VI nel 1963 all’istituto dei Servi della Chiesa.
Don Dino ha certamente lasciato una profonda e incisiva traccia nella Chiesa diocesana e non solo. Tanti o laici e i sacerdoti che hanno avuto il privilegio e la grazia di incontrarlo sul loro cammino, di riceverne consigli, aiuti e soprattutto una formidabile testimonianza di integrale adesione al Vangelo: anche questo costituirà un solido viatico perché la via verso la gloria degli altari sia rapida e in discesa.
Lo scorso anno si è conclusa, infatti, la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione e gli atti sono stati trasmessi a Roma.
Giuseppe Adriano Rossi