Domenica 22 settembre 2024 la Casa Madonna dell’Uliveto ospiterà l’iniziativa “Di cosa è fatta la speranza”, titolo tratto dall’omonimo romanzo di Emmanuel Exitu, che ripercorre la vita di Cicely Saunders, pioniera delle Cure Palliative e innovatrice nell’ambito della terapia del dolore.
L’evento, promosso nell’ambito del progetto di rete provinciale “InVITA. Percorsi e azioni per la creazione di Caring Communities” coordinato da CSV Emilia e finanziato dalla Fondazione Manodori, si apre alle ore 16 con la Biblioteca vivente.
Un’interessante occasione per ‘sfogliare’ uno speciale catalogo di libri viventi e godersi un tempo di conversazione a due su temi quali Cure Palliative, relazione d’aiuto, fine vita, malattia, indagandone anche gli intrecci con il valore della speranza. I libri saranno animati dalle realtà partner del progetto InVita, offrendo quindi l’opportunità di conoscerle più da vicino: Casa Madonna dell’Uliveto, Unità di Cure Palliative Azienda USL-IRCCS Reggio Emilia, AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) Reggio Emilia, Associazione Volontariato Domiciliare Reggio Emilia, Emmaus Volontariato Domiciliare, FeDiSa – Federazione diocesana servizi agli anziani (nel progetto sono coinvolti anche Teatro MaMiMò, Unione Colline Matildiche e Unione Tresinaro Secchia).
Alle ore 18 seguirà la presentazione del libro “Di cosa è fatta la speranza” (Bompiani 2023) alla presenza dell’autore, il quale, ripercorrendo la vicenda umana e professionale di Cicely Saunders, mette a tema domande radicali che interessano ognuno/a di noi: la morte e il dolore fanno parte della vita, ma è possibile accettarli e attraversarli fino in fondo senza esserne sopraffatti? Dove nasce la speranza che sostiene concretamente nel dolore e rende la vita possibile e degna di essere vissuta fino all’ultimo? C’è una utilità e un bene per la persona malata nel vivere la propria vita fino in fondo anche nella sua fase terminale? Si può relegare un tema così importante per la vita di ogni persona alla religione o alle ideologie?
E una delle risposte è che la speranza esiste e può illuminarci fino all’ultimo respiro, ma questa speranza, si legge nella controcopertina, “è fatta di cose che hanno bisogno di qualcuno che le faccia accadere”.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.