“Vedere oltre lo sguardo”, la mostra di Felice Tagliaferri

L’Istituto regionale per ciechi “G. Garibaldi” di Reggio Emilia sabato 14 settembre (ore 10.30) inaugura la mostra dell’artista Felice Tagliaferri

“L’arte è patrimonio universale e come tale deve essere accessibile a tutti secondo le possibilità di ciascuno”. Mosso da questa convinzione, l’avv. Stefano Tortini, presidente dell’Istituto regionale “G. Garibaldi” per i Ciechi di Reggio Emilia, promuove da alcuni anni la collaborazione con le istituzioni cittadine – Musei Civici, Biblioteca Panizzi e altre biblioteche comunali, Palazzo Magnani – al fine di organizzare eventi che favoriscano l’accessibilità museale e culturale e che rendano realmente fruibili, anche alle persone non vedenti, eventi come mostre, narrazioni e spettacoli.

Sabato 14 settembre, alle ore 10.30, presso l’Istituto di Reggio Emilia (via R. Franchetti 7), alla presenza del sindaco del Comune di Reggio Emilia Marco Massari, della vicepresidente della Provincia Elena Carletti e di Marina Menozzi, specialista della comunicazione territoriale Emilia di IREN, inaugura la mostra “Vedere oltre lo sguardo” che rimarrà aperta fino al 24 dicembre prossimo.

Pensata per un pubblico eterogeneo, di differenti fasce d’età proprio perché diversi possano essere le modalità di sguardo, l’esposizione raccoglie una selezione di opere dell’artista Felice Tagliaferri, tra cui “Il Cristo Ri-velato” in splendido marmo di Carrara, un’opera che esprime un doppio significato per l’artista cieco dall’età di 14 anni.

Il maestro Tagliaferri infatti decise di realizzare quest’opera nel 2008 quando in visita alla Cappella Sansevero di Napoli gli fu impedito di vedere, a suo modo – cioè con le mani – la celebre scultura del “Cristo velato” di Giuseppe Sanmartino esposta nel noto mausoleo nobiliare napoletano. 

L’artista decise allora di proporre una propria versione dell’opera, rendendola disponibile anche alla fruizione tattile, dimostrando così che un blocco di pietra non può rovinarsi a causa dello sfioramento effettuato da mani esperte.

L’opera nasce quindi da una storia speciale di denuncia: il Cristo “velato per la seconda volta” finalmente, grazie a Tagliaferri, viene così “svelato ai non vedenti”.

Durante i tre mesi di apertura della mostra, verranno organizzate attività di laboratorio dedicate agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti verranno di volta in volta accompagnati nell’esplorazione tattile delle opere, per scoprire che ciò che si può comprendere di un oggetto, o in questo caso di un’opera d’arte, utilizzando appunto il senso del tatto va ben oltre a ciò che si vedere solo con gli occhi.

Alla visita guidata verrà abbinata un’attività guidata di manipolazione, per la creazione di un’opera con la creta, in deprivazione visiva (bendati), per vivere pienamente le enormi potenzialità e capacità delle nostre mani di comprendere ed elaborare forme e concetti.

Le medesime esperienze saranno estese anche al pubblico, su prenotazione, secondo un calendario in via di definizione. Il maestro Felice Tagliaferri, inoltre, terrà due workshop rivolti a operatori culturali e museali e insegnanti ed educatori. Le date saranno comunicate sul sito e sulle pagine social dell’Istituto. Per informazioni è possibile scrivere a:

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Una risposta su ““Vedere oltre lo sguardo”, la mostra di Felice Tagliaferri”

È fuori dalla mia portata mentale pensare che un non vedente riesca a fare opere di così rara bellezza. Grande Felice

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