Convocati come Chiesa il 28 settembre

L'arcivescovo Giacomo Morandi accoglie sul sagrato della Cattedrale di Reggio Emilia un gruppo di partecipanti alla Convocazione ecclesiale del 24 settembre 2022. Foto di Giuseppe Maria Codazzi.

Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li fece stare intorno alla tenda. Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento. Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: “Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento”. Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: “Mosè, mio signore, impediscili!”. Ma Mosè gli disse: “Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!”. E Mosè si ritirò nell’accampamento, insieme con gli anziani d’Israele (Nm 10,24-30).

Cari fratelli e sorelle,
la convocazione ecclesiale per l’apertura del nuovo anno pastorale pone al centro il tema proposto nella terza fase del cammino sinodale: la profezia. Nella prima fase, basata sull’ascolto, abbiamo sottolineato l’importanza della comunione affinché potesse nascere una nuova missione dal nostro volerci bene; lo scorso anno, invece, abbiamo vissuto la fase sapienziale, facendo discernimento su come rinnovare la nostra evangelizzazione; infine, quest’anno desideriamo fare scelte concrete che rendano ragione del lavoro intrapreso.
A dicembre, poi, avremo la grazia di iniziare il Giubileo ordinario del 2025, intitolato “Pellegrini di Speranza”, che ci aiuterà a ridestare la beata speranza dell’avvento del Regno del Signore ed a ravvivare in noi il desiderio di un’autentica conversione del cuore per incamminarci con fiducia e speranza come pellegrini del Regno dei cieli. In questa prospettiva ci uniamo alle parole di Mosè: “fossero tutti profeti nel popolo del Signore” (Nm 11,29), affinché ci siano tanti luoghi in un cui incontrare il Signore e possano nascere nuove occasioni di conversione e di annuncio del Vangelo per tutto il popolo di Dio che è in Reggio Emilia-Guastalla.

Pertanto, desidero invitare tutta la Diocesi il 28 settembre dalle ore 16 in Cattedrale a Reggio Emilia per un momento di comunione ecclesiale che si concluderà con la Celebrazione Eucaristica, per essere profeti e pellegrini di Speranza. Ricordo che l’invito è rivolto a tutti i fedeli cristiani e non solo agli “addetti ai lavori” perché la vita della nostra Chiesa deve alimentarsi e costruirsi con il contributo di ogni battezzato.
In attesa di incontrarci, vi benedico di cuore.

+ Giacomo Morandi

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