Per uno sguardo distratto la trepidazione con cui il piccolo paese di San Michele dei Mucchietti si prepara al Giorno dell’Assunta potrebbe essere scambiata per tensione, ma gli abitanti del paese si muovono sicuri, in una sorta di danza cadenzata di cui ognuno conosce bene i suoi passi: dai flambeaux da inserire sui ceri ai collegamenti delle trombe con i microfoni, dalle sedie disposte ad arena agli ultimi ritocchi per sistemare i gioielli sulla statua della Madonna. Non c’è improvvisazione, ma fervente attesa, in questo rito che si compie all’alba di ogni 15 agosto da 169 anni, da quando il morbo del colera raggiunse il paese e, per volontà dei parrocchiani e di don Antonio Pensieri, si decise di affidarsi alla Beata Vergine per chiedere, attraverso una processione, intercessione perché fossimo liberati dalla malattia.
Oggi come allora quella penitenza viene rinnovata, a piedi scalzi, con un cero tra le mani, accompagnando la statua di Maria Vergine tra le vie di San Michele dei Mucchietti. Questa tradizione, a cui il paese è sempre più affezionato, ha contagiato sempre più persone, dalle parrocchie vicine alle città limitrofe, ed ogni anno è una grande gioia accogliere tanta gente per camminare insieme dalla chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo fino all’Oratorio della Beata Vergine di Loreto per poi raggiungere l’area parrocchiale di Rocca in cui celebrare la Messa, quest’anno presieduta dal Vicario generale monsignor Giovanni Rossi.
In molti sul finire della celebrazione, si scambiano abbracci, offrono l’un l’altro un buon caffè e salutano il nuovo parroco don Andrea Costrasti che ha camminato con noi ed ha scoperto questa tradizione facendola anche sua, ma soprattutto ci si dà appuntamento all’anno seguente, perché ritrovarsi per ringraziare e fare affidamento è un momento prezioso, da tenere in agenda, e così facciamo anche noi: vi diamo appuntamento al prossimo 15 agosto per la 170a processione!
La comunità parrocchiale di San Michele