Non è ancora passato l’effetto nostalgia dopo le quattro intense settimane di Summer Camp all’oratorio di Pieve di Guastalla.
Come capita alla fine delle vacanze, quando aleggia quel misto di tristezza e velata malinconia per una cosa bella e incredibile che finisce, così capita ogni estate al termine del campo sportivo organizzato dalla società Saturno.
Il rompete le righe è avvenuto lo scorso 2 agosto e dopo un mese trascorso insieme sono in tanti a pensare e ripensare ai momenti di gioco, divertimento e amicizia vissuti insieme.
NOSTALGIA CANAGLIA
Vero che per gli istruttori è arrivato il meritato riposo e il sacrosanto momento per staccare la spina e ricaricare le pile, ma anche in loro c’è quella sensazione di vuoto dopo tutti i momenti trascorsi con il centinaio di ragazzi che ha sempre affollato i campi dell’oratorio per tutto luglio.
Tra allenamenti, partite, giochi a quiz ma anche pizzate, gite, la mitica tendata e i momenti formativi e di istruzione si potrebbero riempire tanti diari per raccontare le intense giornate di camp.
Ancora una volta la squadra di allenatori/educatori/istruttori (in tutto una ventina) capitanata da Dario Alberini ha saputo intercettare la voglia di divertimento e di stare insieme dei bimbi e ragazzi dalla prima elementare alla seconda media.
SPORT E AMICIZIA
I camp estivi sono forieri di nuove amicizie che nascono, simpatie che si consolidano, piccole solidarietà tra amici e amiche di fronte a questo o quel dilemma da calura estiva: anche e soprattutto questo è il Summer Camp.
Vivere appieno, non solo imparando una gestualità sportiva, ma anche il modo di saper stare insieme agli altri in quel virtuoso scambio di arricchimenti personali che avviene quotidianamente tra gli adulti e i ragazzi è il mantra dell’estate griffata Saturno.
Così la fatica fisica tra caldo, corse e preoccupazioni per la buona riuscita del camp ha presto lasciato il posto all’entusiasmo che i ragazzi hanno trasmesso ai più grandi: membra stanche ma cuore pieno di sorrisi, di voglia di vita che solo i bambini sanno sprigionare alla loro incredibile maniera.
CERTEZZA SUMMER CAMP
I numeri del Summer Camp testimoniano ancora una volta che la qualità dell’offerta sportiva Saturno è una certezza.
L’ubicazione all’interno dell’oratorio parrocchiale garantisce la tranquillità di svolgere le attività in un luogo sicuro e protetto con buona pace di chi etichetta l’oratorio come un luogo per perdenti.
L’opera incessante dei volontari che si sono succeduti in cucina per il servizio mensa con il sorriso di chi sa accogliere chiunque è il valore aggiunto di questa formula che da anni regala soddisfazioni non solo alla società ma a tutti i partecipanti.
LA PERSONA AL CENTRO
Ma nulla funzionerebbe se al centro non ci fosse la persona.
L’empatia tra gli istruttori, tra i ragazzi stessi e quella che nasce tra piccoli e grandi è il vero segreto che da sempre ispira tutta l’attività del Summer Camp.
Ed ogni estate si rinnovano e ribadiscono quei valori che dovrebbero essere alla base di ogni società sportiva a vocazione giovanile dove tutto ruota attorno a un semplice “Grazie” e al semplice sorriso di un bambino soddisfatto e divertito.
2 risposte su “Summer Camp, l’estate con la persona al centro”
Grazie di tutto è stata un esperienza bellissima
È stato fantastico come ogni anno ci porto volentieri i miei due figli ci sono educatori bravi e capaci