Il 7 aprile il Gruppo Amici Ospedali Missionari (GAOM) di Castelnovo ne’ Monti ha festeggiato a Felina 40 anni di attività. Per sottolineare il traguardo raggiunto, pubblichiamo un testo firmato dal presidente del GAOM Alberto Campari, dal fondatore (e presidente onorario) Riccardo Azzolini, dal vicepresidente Gianluca Marconi e da tutto il Consiglio dell’associazione.
“Quello che hai costruito può essere distrutto: non importa, costruisci. La gente che hai aiutato non ti sarà grata: non importa, aiutala. Se attendi riconoscenza per quello che fai non incominciare neppure la tua opera, continua lo stesso. Dà al mondo il meglio di te” (Madre Teresa di Calcutta)
Era il 1° aprile 1984 quando il dottor Riccardo Azzolini, da poco rientrato da uno dei suoi viaggi missionari, si presentò dal notaio, con un gruppo di amici, per istituire il GAOM (Gruppo Amici Ospedali Missionari). Un Gruppo di Amici che da 40 anni lavora in Etiopia presso le missioni di Gambo, Shashemene e delle zone limitrofi. Un lavoro paziente, costante, di opere e soprattutto di relazioni, che ha portato questi amici a maturare legami solidi, autentici con la popolazione locale. Un’opera sociale capace, attraverso la condivisione, di superare le tante chiusure culturali che si mescolano alla bellezza di questo Paese.
Il prezioso aiuto sanitario presso l’ospedale di Gambo, la costruzione della nuova pediatria, la ristrutturazione dell’ospedale, la scuola, la fattoria e le tante opere sociali, hanno fatto sì che in questi anni anche in un ambiente rurale come la foresta, potesse esserci uno sviluppo sociale e umano. A Shashemene i villaggi per lebbrosi, l’aiuto alle suore del De Focuald, la costruzione del Poliambulatorio, le scuole e i progetti per i giovani hanno contribuito a ridare dignità a tanti poveri e una nuova speranza…
I nuovi progetti a Shashemene
La nostra Casa Famiglia, guidata da ex ragazzi di strada, continua a crescere grazie ai nuovi laboratori di Arti e Mestieri che stiamo potenziando. Quest’anno 9 ragazzi sono usciti; alcuni per entrare nel mondo del lavoro, mentre altri continuano gli studi in diverse università del Paese. Al loro posto sono arrivati 10 bambini poverissimi, provenienti dalla baraccopoli.
Il “Progetto Mariani”, volto alla valorizzazione della donna, con percorsi di studio e di lavoro, rivolto alle giovani dello slum di Shashemene, accoglie oggi 16 ragazze. L’obiettivo del progetto è dare alle giovani le stesse opportunità formative e di crescita professionale offerte ai ragazzi di Casa Famiglia. Il progetto è seguito da Firehiwot, una giovane cresciuta in un orfanotrofio. Il progetto non si limita solo a dare speranza a chi non ce l’ha, ma vuole essere un concreto strumento sociale di valorizzazione della donna in un Paese in cui quest’ultima non ha valore.
Il progetto è collegato con quello dello “Extra Food” presso il centro delle suore del De Foucauld, sostenuto dal GAOM e rivolto a mamme e bambini poveri che a volte arrivano fortemente denutriti. Questo sostegno dura tutto l’anno, ma è particolarmente importante durante la stagione secca, tra dicembre e marzo, perché arrivano in cerca di aiuto anche dalla campagna. In questo periodo si registrano fino a 110 casi al giorno. Oltre ad un sostegno economico il GAOM è impegnato nel progetto inviando dottori e infermieri a supporto delle sisters che seguono quotidianamente questi poveri.
Il GAOM sostiene inoltre un gruppo di poliomielitici ospitati in missione, assicurando a loro vitto, alloggio e cure specialistiche. A Gambo, nella foresta, proseguono le adozioni a distanza di alcuni studenti, mentre presso il vicino villaggio di Lepis, è stato realizzato un pozzo per acqua potabile a servizio della comunità locale.
Alla fine del 2023 sono invece cominciati i lavori di ampliamento del Poliambulatorio “Riccardo Azzolini” gestito in autonomia e interamente servito da medici locali che lavorano con alti standard di qualità di cura, recentemente dotato di un ambulatorio dedicato alla cura della lebbra, e già da diversi anni Clinica di Primo Livello per la qualità dei servizi sanitari erogati. Triplicherà la sua superficie, con un’ala interamente dedicata al pre-parto, parto e alla cura del bambino. Diventerà Ospedale e sarà il punto di riferimento per tutta la zona.
Grazie a tutti coloro che camminano con noi e che ci donano un po’ del loro tempo.
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Non è facile raccontare 40 anni di storia. Da quando il 1° aprile 1984 Riccardo Azzolini fondò con un gruppo di amici il GAOM, tanti sono stati i progetti, molte di più le persone incontrate, le loro storie e, con esse, tanti sono i ricordi. Come in ogni cammino, anche per il GAOM non sono mancate le difficoltà e non sempre le cose sono andate come avevamo programmato o sperato. Ma….
Se pensiamo al piccolo TESFAY, denutrito, con gli occhi socchiusi e la testa reclinata… si potevano contare tutte le sue ossa: era arrivato in braccio a sua madre piangente. Come lui è arrivata CHALTA, BERETU e tanti piccoli bambini che hanno trovato conforto nel progetto Extra Food dove sono seguiti e curati. Se pensiamo alle storie di Arkello, Elias, Terrefé, Baba, Dawit, Marcos, Bedelù e alle tante FAMIGLIE che hanno ricevuto cure e aiuti presso l’ospedale di Gambo o nel Poliambulatorio di Shahsemene… Quanti volti e quante storie abbiamo incontrato! Quanti volontari, quanto tempo ed energie spese per il bene!
Come diceva il beato Giuseppe Allamano, fondatore dei missionari e delle missionarie della Consolata: “Il bene va fatto bene” e senza rumore. Il bene è donare, senza attendere un ritorno. È così che abbiamo cercato di camminare al fianco di malati, lebbrosi, carcerati, ragazzi di strada, giovani, uomini, donne, poveri, accogliendo chiunque si presentasse alla nostra porta, con il solo scopo di condividere per riaccendere speranza
Un intenso e costante lavoro che lentamente, nel tempo, ha visto nascere importanti relazioni di fiducia fraterna. Alcuni di questi giovani stanno ora guidando i progetti nei quali sono cresciuti. Come recita il proverbio etiope: “Coss be cass inculal beieghir edhol”: “Piano piano, anche l’uovo comincia a camminare”.