Non è certo una novità. Da anni, il campionato di Serie B è un torneo complesso e imprevedibile, dove fino all’ultima giornata non si sa chi ne potrà uscire da vincitore oppure da vinto.
A meno di dieci giornate dal termine – e con più di due terzi di cammino già compiuto – la Reggiana di Alessandro Nesta si trova ancora nel bel mezzo della lotta per non retrocedere ma ha anche la possibilità di raggiungere un obiettivo insperato come i playoff.
La classifica è molto corta e tante squadre sono in bilico tra queste due zone. Fermo restando che l’obiettivo dei granata è da sempre stata la permanenza nella serie cadetta, a questo punto della stagione molti tifosi si chiedono se sperare in qualcosa di più sia lecito oppure inutile.
In poche parole: la Reggiana deve guardarsi sempre e solo alle spalle oppure può anche rivolgere lo sguardo verso l’alto? La risposta sembra scontata ma i numeri lasciano spazio a tante suggestioni, non solo per Cigarini e compagni.
Tra l’ottavo posto in classifica (ultimo valido per la zona playoff) e il sedicesimo – che corrisponde ai playout – ci sono meno di 10 punti. Una classifica molto corta se si pensa anche che, tra queste posizioni, si trova quasi la metà delle squadre partecipanti, distanziate tra loro da una manciata di punti. Una situazione in precario equilibrio, in cui un passo falso o una vittoria potrebbero davvero cambiare la stagione, in positivo o in negativo.
Questo campionato, insomma, è ben lontano dal chiudersi e può ancora riservare tantissime sorprese. Dalla sponda granata arriva un messaggio univoco: guai a pensare ai playoff, l’imperativo è salvarsi!
L’undici di mister Nesta ha però dimostrato di poter competere anche con le formazioni più quotate, superando per ben due volte il Catanzaro, battendo Venezia e Bari, bloccando sul pareggio Cremonese, Como e Parma.
I granata continuano ad avere difficoltà in zona gol ma hanno dimostrato un’ottima organizzazione difensiva. L’imperativo è raggiungere la quota salvezza il prima possibile.
Per poi iniziare a sognare…