Forse era da qualche tempo che la parrocchia di San Giorgio, nel centro di Sassuolo, non vedeva le sue larghe navate animate da un’assemblea così giovane e festosa come quella che ha partecipato alla celebrazione eucaristica di giovedì 22 febbraio, quando, alle 20.30, l’Arcivescovo Giacomo ha ammesso il seminarista Luca Saccomanno agli ordini sacri.
L’ammissione di Luca, seminarista di ventidue anni (ormai ventitré, li ha compiuti il 2 marzo) al quarto anno del cammino formativo presso il Seminario vescovile di Reggio, rappresenta la prima tappa verso l’ordinazione diaconale e sacerdotale. Con questo rito semplice ma molto denso di significato infatti, la Chiesa diocesana riconosce la veridicità della vocazione di Luca ed accoglie con gioia, allo stesso tempo, il suo desiderio di portare a compimento il cammino di discernimento e formazione, iniziato con l’ingresso nella realtà del seminario nel settembre 2020.
La liturgia del giorno, festa della Cattedra di Pietro, incentrava la meditazione della Parola sulla figura del pastore, emblematicamente rappresentata dall’apostolo Pietro, chiamato a presiedere la comunità non in modo artificioso o forzato, ma “volentieri” e “con animo generoso” (I lettura, 1Pt 5,1-4). Come inoltre sottolineato dal vescovo Giacomo nella sua riflessione, Pietro sarà sempre chiamato a stare dietro al Signore, a seguirlo lui per primo, per potere a sua volta accompagnare quella porzione del popolo di Dio che gli sarà a suo tempo affidata.
All’inizio del rito di ammissione vero e proprio, posto dopo l’omelia, il Vescovo ha ribadito come “i pastori e i maestri” responsabili della formazione dei seminaristi abbiamo dato di Luca “buona testimonianza”, certamente sottolineata dal grande numero di amici che lo hanno voluto accompagnare in questo passo. Questi in particolare non provenivano solo dalla realtà parrocchiale di origine di Luca, ossia la parrocchia di San Giorgio all’interno dell’unità pastorale di Sassuolo, bensì si poteva riconoscere nella navata come un mosaico di tutte le relazioni profonde da lui intessute in questi anni: i ragazzi e le ragazze del percorso Samuel, i giovani del Pozzo di Giacobbe, diverse persone della parrocchia dei Santi Pietro e Giacomo Apostoli nel centro di Reggio (dove Luca ha prestato servizio l’anno scorso), fino a qualcuno giunto dall’unità pastorale San Francesco d’Assisi, in Castelnovo Sotto, ove è in servizio da settembre 2023, nonché tutte quelle numerosissime relazioni, più o meno coetanee, coltivate in modo spontaneo e verace in questi anni di cammino in Seminario.
Forse questo è il segno più bello di come valga ancora la pena, seppur in mezzo alle fatiche e alle difficoltà, spendere la vita alla sequela del Signore e a servizio del Suo popolo: se ne guadagna veramente “cento volte tanto” (cfr. Mt 19,29). È questa la “perfetta letizia” che il Signore continua a mostrare alla sua Chiesa, anche attraverso esempi semplici e quotidiani: chi dà la vita per il Suo Regno non resta deluso.
Al termine della celebrazione eucaristica la festa è proseguita sul sagrato della chiesa parrocchiale, dove la comunità cristiana sassolese ha dato prova della sua generosità ed accoglienza imbandendo un lauto buffet per tutti coloro che erano presenti.