Scuole Fism come ricchezza pastorale

Don Enrico Ghinolfi, don Giovanni Rossi e Sandra Rompianesi

Il 26 febbraio l’Ordinario diocesano monsignor Giovanni Rossi ha riunito i presidenti delle Scuole Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) e i loro collaboratori per un significativo incontro guidato in collaborazione e sintonia con la presidente Fism Sandra Rompianesi e don Enrico Ghinolfi, Vicario episcopale per la valorizzazione e l’utilizzo del patrimonio immobiliare e delegato episcopale per i rapporti con le scuole cattoliche.
In apertura di assemblea è stato dedicato un momento di comunicazione e confronto relativo all’insegnamento della religione cattolica da parte di Remo Zobbi, responsabile del servizio IRC (Insegnamento della Religione Cattolica), in relazione ai percorsi progettuali attuati nei servizi paritari.

Il Vicario generale ha introdotto e ha dato il benvenuto all’assemblea con una preghiera e ha dichiarato quindi gli intenti della giornata: il forte desiderio di creare appuntamenti periodici e un modus operandi che offrano contesti di dialogo e condivisione che possano valorizzare le Scuole dell’infanzia e i nidi Fism della diocesi per il grande valore pastorale che hanno in sé.

I relatori hanno colto l’occasione per sottolineare all’assemblea che le scuole e i nidi della Federazione sono una grande opportunità per poter incontrare giovani coppie con i loro bambini e poterle accompagnare e sostenere nel percorso genitoriale, educativo e valoriale per tanti anni. Anni delicati e anni in cui le famiglie sono molto attente e disponibili a cogliere le proposte e le suggestioni che le scuole offrono con lo sguardo ai valori cristiani che uniscono universalmente tutte le persone, al dì là del credo professato da ognuno, diventando custodi dell’umanità che si intercetta nelle realtà scolastiche.

Don Enrico Ghinolfi ha presentato i dati numerici relativi all’anno scolastico 2022/23 delle realtà educative riferendo un aumento delle iscrizioni presso i servizi educativi Fism nelle sezioni di nido-primavera e una certa stabilità nelle sezioni di infanzia. Altre interessanti riflessioni sono emerse dai dati significativi relativi alla presenza di bambini diversamente abili iscritti presso i servizi Fism; questi ultimi possono avere l’onore di accogliere bambini con fragilità riconosciuta e le loro famiglie nei primi anni di vita, sostenendole e supportandole nel percorso di maturazione dei figli. Significativi anche i dati relativi all’accoglienza di bambini di cittadinanza non italiana che scelgono le realtà Fism a testimonianza di una coincidenza di valori educativi comuni.

A fronte di tanta ricchezza vissuta in tutta la provincia emerge l’intento di tenere aperti e vivi questi servizi che si occupano dei bambini e delle loro famiglie con strategie educative di qualità, tenendo conto della necessaria sostenibilità economica.

Il valore di queste realtà è dato dal progetto educativo ispirato ai valori evangelici dell’accoglienza incondizionata dell’altro, dell’attenzione ai più deboli, della benevolenza a sostenere un’esperienza relazionale autentica; il progetto è custodito dal personale dei servizi con il supporto del Coordinamento pedagogico Fism. Un progetto educativo sostenuto da pratiche organizzative che concretizzano un’esperienza di vita di una comunità di bambini accompagnati con attenzione e amorevolezza dalla presenza di adulti attenti ai loro bisogni: genitori e insegnanti sono insieme in un’alleanza educativa per una vera crescita in umanità.

L’incontro è proseguito dedicando un tempo di ascolto delle istanze dei presidenti e dei loro collaboratori, in cui si sono delineati possibili percorsi sperimentali di gestione comune delle realtà, di riorganizzazione interna dei servizi insieme a Fism e Diocesi. La sinergia che è emersa tra Fism e Diocesi ha consolidato la direzione: sostenere i servizi nell’essere ricchezza pastorale nei contesti in cui operano.

Jessica Sanna

L’Arcivescovo con le insegnanti FISM

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