Continua a diminuire la popolazione scolastica reggiana, scesa lo scorso settembre a 77.403 unità, 714 in meno rispetto all’anno scolastico precedente. Lo fa per l’ottavo anno consecutivo, con un calo molto più marcato alle elementari (dove però continua a crescere il tempo pieno) rispetto alle scuole dell’infanzia e medie, non compensato dall’aumento di iscritti alle superiori e di richieste accolte dai nidi 0-3 anni.
E’ quanto emerge dall’ultimo Annuario della Scuola reggiana, l’importante pubblicazione promossa e voluta dalla Provincia e dall’Ufficio scolastico regionale XI di Reggio Emilia, curata dal professor Luciano Bonacini e da Rainer Girardi, che da ben 30 anni fornisce a tutti gli operatori della scuola, in modo esauriente e dettagliato, un quadro informativo quantitativo e qualitativo del sistema educativo provinciale.
L’Annuario presenta, infatti, tutta la ricchezza dell’offerta formativa della nostra provincia e, contestualmente, la complessità dei problemi che quotidianamente il mondo della scuola, insieme alle istituzioni, affronta per garantire che il nostro sistema mantenga gli elevati livelli di qualità necessari a supportare lo sviluppo ed i processi di crescita economica e sociale dell’intera comunità provinciale reggiana.
L’Annuario è stato presentato in Provincia dal presidente e dalla vicepresidente con delega all’Istruzione, Giorgio Zanni ed Elena Carletti, insieme al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale XI di Reggio Emilia Paolo Bernardi, e agli stessi curatori.
“L’Annuario della Provincia da ben trent’anni fornisce una dettagliata fotografia della realtà scolastica provinciale, rappresentando un importante strumento anche per gli amministratori, dal livello comunale a quello regionale e nazionale, per una migliore programmazione, anche dal punto di vista edilizio”, ha detto il presidente Giorgio Zanni.
“Una fotografia che anche quest’anno conferma il carattere fortemente inclusivo delle nostre scuole, verso gli stranieri e i diversamente abili: la sfida rimane quella di realizzare una vera inclusione”, ha aggiunto il presidente della Provincia ringraziando “chi ogni giorno lavora per raggiungere questo fondamentale obiettivo in condizioni non sempre facili, anche a causa della pandemia che, dopo l’emergenza, continua comunque a produrre un’onda lunga dal punto di vista psicologico che inevitabilmente raggiunge anche le scuole”.
I dati dell’Annuario 2023-24 sono stati illustrati dalla vicepresidente Elena Carletti, a partire dal calo della popolazione scolastica, conseguenza di quella demografica. “Dopo una crescita consistente e costante fino al 2012 e quattro anni di sostanziabile stabilità, in cui si è arrivati a sfiorare 84.000 alunni e studenti, dall’anno scolastico 2016-17 è iniziata un altrettanto continuo calo fino agli attuali 77.403 iscritti. Una diminuzione particolarmente sensibile nelle scuole primarie, con 602 alunni in meno, meno marcata in quelle dell’infanzia, mentre le superiori registrano una lieve crescita dello 0,4% e, nella fascia 0-3
anni, sono stati ben 175 i bambini accolti in più, grazie anche al sostegno delle politiche regionali, con una copertura del 39,4 % superiore sia al dato dell’Emilia-Romagna, 36,3%, sia soprattutto al 28% registrato a livello nazionale”. Continua a crescere anche il tempo
pieno, nell’anno scolastico 2023/24 frequentato da ben 9.168 alunni delle elementari, pari al 42,6% degli iscritti contro il 31,8% di dieci anni fa.
Luciano Bonacini, curatore dell’Annuario, si è quindi soffermato sull’insuccesso scolastico, “che continua a colpire soprattutto al biennio delle superiori più i maschi (19%) delle femmine (12%), ma con una novità: lo scorso anno, infatti, il dato di respinti o bocciati nel biennio è stato più alto negli istituti tecnici, 21%, rispetto ai professionali, 19%”. Il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale XI di Reggio Emilia Paolo Bernardi, infine, nel ribadire l’importanza dell’Annuario della Provincia ha spiegato il dato medio di 20,1 alunni nelle classi delle elementari, superiore alla media nazionale, “seppur in presenza di un numero stabile di docenti a fronte di un calo di iscritti, con la crescita registrata alle secondarie di secondo grado e con l’aumento del tempo pieno e con l’introduzione delle scienze motorie nelle ultime due classi della primaria dell’insegnamento, che ovviamente richiedono più insegnanti”.
I dati dell’Annuario
I dati – raccolti dai curatori dell’Annuario Luciano Bonacini e Rainer Girardi – registrano un complessivo calo della popolazione scolastica: il numero degli studenti reggiani si attesta a 77.403 unità, 714 alunni in meno rispetto all’anno scolastico 2022/23. Nel segmento 0-3 anni, in controtendenza, si registra un aumento di 175 bambini rispetto all’anno scorso, per un totale di 4.656 bambini iscritti. Nelle scuole dell’infanzia continua invece il calo di iscritti, che passano da 11.417 a 11.231. La scuola primaria registra una diminuzione complessiva del 2,6%, la scuola secondaria di I grado dell’1,3 % mentre quella di II grado
registra una lieve crescita dello 0,4%.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado statale e paritaria, nel 2023/24 gli iscritti alle prime classi nell’area liceale sono il 37,4% (-0,5%), segue l’area tecnica, che si attesta al 36,7% (+0,4%), infine quella professionale, i cui iscritti sono il 25,9% (+0,1%).
Dalle pagine dell’Annuario emergono chiaramente anche diversi aspetti peculiari del sistema scolastico reggiano, che si conferma come inclusivo ed accogliente, con una presenza di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica delle scuole statali pari al 19,2%, in aumento dello 0,6% rispetto all’anno scolastico precedente, di cui il 69,1% sono nati in Italia. Anche la presenza di alunni disabili nelle scuole statali reggiane si conferma rilevante (il 4,7% sul totale degli alunni) e ormai stabilmente oltre il 4% nella scuola secondaria di II grado, a riprova della positiva tendenza al prolungamento degli studi.
Per quanto attiene ai risultati scolastici del 2022/23, sia la scuola secondaria di I grado che quella di II grado hanno visto un peggioramento rispetto all’anno scorso. Nelle scuole secondarie di I grado la percentuale di alunni non ammessi alla classe successiva è salita all’1,6% (era all’1,5% l’anno precedente), nelle secondarie di II grado è passata dall’11,8% al 12,3%, con un divario di 7,1 punti percentuali tra il biennio e il triennio.
Dati positivi per i 5 corsi ITS (Istituti tecnici superiori, nati nel 2008), che raccolgono 227 iscritti, 20 in più dell’anno precedente, e dove all’Its Maker la percentuale di occupati a un anno dal diploma continua a rimanere – escluso ovviamente il 2020 della pandemia – superiore al 90% (92,4%).
Per quanto riguarda l’Università di Modena e Reggio, nell’a.s. 2022/2023 si è registrato un calo di iscritti del 7,1%, che non ha riguardato il corso di Medicina e Chirurgia.
Focus sull’istruzione in carcere
Una sezione della pubblicazione è infine dedicata all’istruzione in carcere a Reggio Emilia nell’anno scolastico 2022/2023. Nel carcere di Reggio Emilia vengono infatti offerti corsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, corsi di primo livello per il
conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e corsi di secondo livello, finalizzati al conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado. I corsi sono stati seguiti complessivamente da 87 detenuti, tutti uomini (al 28 febbraio 2023,
del resto, dei 353 detenuti, solo 10 erano donne): 25 frequentavano i corsi di alfabetizzazione, 20 quelli di primo livello (che, superando un esame di stato, permettono di ottenere il titolo di studio di terza media), ben 42 quelli di secondo livello. Mentre più della metà degli iscritti ai corsi di primo livello proviene da Marocco o Tunisia, tra quelli del secondo livello il gruppo più numeroso è italiano. Delle difficoltà e delle sfide legate all’insegnamento in carcere parlano i coordinatori dei corsi, organizzati dal Centro provinciale istruzione adulti (Cpia) e dall’istituto professionale Galvani-Iodi.
L’Annuario, che viene distribuito gratuitamente ai numerosi soggetti che operano nel sistema d’istruzione del territorio provinciale, è disponibile anche in formato elettronico sul sito della Provincia di Reggio Emilia nella sezione “Scuola e Diritto allo studio”.