100 anni di scoutismo a Reggio Emilia

Il 25 febbraio si è celebrata a Reggio Emilia una giornata tradizionale per ricordare cosa significa essere Scout e per ricordare la storia del movimento.
In questo anno lo Scoutismo cattolico reggiano ricorda il suo primo secolo di vita.

Alberto Codazzi
Alberto Codazzi

Alberto Codazzi, don Gastone Razzoli, don Giuseppe Farioli assieme a diversi scout del Gruppo Esploratori Italiani GEI, con la paterna guida del vescovo Eduardo Brettoni nella primavera del 1924 diedero vita ad una lunga storia.

Scautismo e Vangelo

L’associazione nel corso di questo secolo di vita si è contraddistinta per portare nella vita di tutti i giorni i valori dello scoutismo alla luce del Vangelo. Meritano di essere citati tre aspetti che hanno contraddistinto il movimento.

  • La resistenza al pensiero dominante. L’Associazione Scoutistica Cattolica Italiana reggiana è nata in un periodo tristemente buio per la storia italiana. La neonata associazione ha potuto vivere le proprie attività in libertà solo per pochi anni, dal 1924 al 1928. Nel 1928 entrarono in vigore diversi limiti all’associazionismo. Era vietato fare attività di carattere sociale e politico.
    Gli scout reggiani decisero di intraprendere attività clandestine. Per lo scout professare la propria fede e vivere in modo attivo la vita sociale e politica è un dovere irrinunciabile. Da ricordare le riunioni scout tra il 1930-33 tenutesi nelle golene, gli incontri tenuti da Alberto Codazzi clandestinamente presso l’isolato San Rocco e i ritrovi in vescovado con l’assenso del Vescovo.
  • La persona del cardinale Sergio Pignedoli. La sua presenza fu particolarmente significativa per far rifiorire lo scoutismo nel dopoguerra. La nomina di don Pigendoli ad assistente spirituale in Università Cattolica gli darà l’opportunità di affiancarsi allo scoutismo clandestino delle Aquile Randagie.
    Durante la guerra soffriva nel vedere giovani disorientati dalla guerra. Desiderava rivedere i suoi studenti liberi di esprimere il loro pensiero. Al termine della guerra favorirà la ricostruzione dell’Asci come associazione indipendente dall’Azione Cattolica, ma fortemente unita alla vita delle chiese diocesane.
  • Un movimento di raccordo tra persone con origini e bisogni diversi. Nel tempo i gruppi si sono aperti ad accogliere ragazzi e ragazze provenienti da diversi ambienti socio culturali e religiosi. Per l’associazione si è aperta una nuova missione. Le attività diventano occasione per una prima evangelizzazione di tanti ragazzi attraverso il metodo Scout. Il movimento è legato alla ricca rete di servizi e associazioni presenti nel tessuto cittadino. La realtà reggiana offre ai vari ragazzi opportunità di servizio e di crescita unici. Un’associazione che si fa promozione dell’integrazione di persone svantaggiate per motivi fisici e sociali. Numerosi sono gli scout e coloro che hanno vissuto l’esperienza nel passato che hanno ruoli importanti nella rete sociale e politica cittadina. Si adempie al desiderio di Baden Powell di “Rendere il mondo più bello di come è stato trovato”.

Gabriele Spaggiari

Lo scoutismo passa dai piedi per arrivare al cuore

Legge, promessa e branche. Piccolo vocabolario scout



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