I Vescovi della Emilia – Romagna in udienza dal Papa

Giovedì 29 febbraio 2024 i vescovi dell'Emilia - Romagna a colloquio con il Papa nel corso della Visita ad "Limina Apostolorum" (foto: © Vatican Media)

Giovedì 29 febbraio, tra le 9 e le 11.30, i quattordici Vescovi della Conferenza episcopale della Emilia – Romagna (Ceer) hanno incontrato Papa Francesco per un momento di dialogo nell’ambito della Visita “ad Limina Apostolorum” ovvero alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Inizialmente l’incontro con il Papa era previsto per la mattina del 26 febbraio, ma è stato posticipato per una lieve indisposizione di Francesco.

La settimana a Roma dei quattordici vescovi della Regione è iniziata lunedì 26 febbraio con la Messa nelle Grotte della Basilica vaticana alla «Confessione di San Pietro». La Celebrazione è stata presieduta del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, accanto a lui monsignor Giacomo Morandi, presidente della Ceer e vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, e monsignor Adriano Cevolotto vicepresidente della Ceer e Vescovo di Piacenza-Bobbio.

Mercoledì 28 febbraio, con la partecipazione del laicato e del clero delle loro Diocesi, i Vescovi hanno partecipato all’Udienza generale di papa Francesco in Aula Nervi. Nella grande sala intitolata a Paolo VI, il Papa ha affidato a monsignor Campanelli la lettura della catechesi per risparmiare forze e voce.
“L’invidia, se non viene controllata, porta all’odio dell’altro”. Scrive il Papa nel testo letto. Due i vizi capitali al centro del testo: l’invidia e la vanagloria. “La vanagloria va a braccetto con il demone dell’invidia, e insieme questi due vizi sono propri di una persona che ambisce ad essere il centro del mondo, libero di sfruttare tutto e tutti, oggetto di ogni lode e di ogni amore”.

28 febbraio 2024, alcuni fedeli delle diocesi della Emilia - Romagna che hanno partecipato alla Messa in San Giovanni in Laterano a Roma concelebrata dai loro vescovi in Visita ad Limina Apostolorum
28 febbraio 2024, alcuni fedeli delle diocesi della Emilia – Romagna che hanno partecipato alla Messa in San Giovanni in Laterano a Roma concelebrata dai loro vescovi in Visita ad Limina Apostolorum

Il Pontefice appare affaticato. Si regge a fatica. Si fa aiutare nel salire e nello scendere dalla sedia a rotelle. Non legge il discorso, scruta l’orologio per capire quanto tempo ancora gli rimane di questa ennesima fatica, ma poi si rianima quando incontra centinaia di persone per foto e saluti personali che proseguono a lungo dopo i discorsi ufficiali.
Bergoglio ha poi salutato ciascuno dei vescovi della regione, incluso monsignor Giacomo Morandi. Fra i tanti, il vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza ha donato al Santo Padre una maglietta “Tin bota Romagna” brandizzata Confcooperative.

Nella settimana trascorsa a Roma i Vescovi hanno incontrato i Dicasteri della Curia Romana e pregato insieme. Mercoledì 28 febbraio, la basilica di San Giovanni in Laterano ha accolto i fedeli delle diocesi dell’Emilia-Romagna arrivati a Roma per accompagnare i loro vescovi impegnati nella “Visita ad Limina”. Dopo l’udienza in Aula Paolo VI, i gruppi delle diocesi di Forlì, Bologna, Piacenza e Rimini insieme ad altri fedeli delle diocesi della regione hanno partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri, il decano della delegazione dei vescovi della Ceer.

28 febbraio 2024, monsignor Douglas Regattieri presiede la Messa in San Giovanni in Laterano a Roma concelebrata dai vescovi della Emilia Romagna. Credit foto ©Vatican Media
28 febbraio 2024, monsignor Douglas Regattieri presiede la Messa in San Giovanni in Laterano a Roma concelebrata dai vescovi della Emilia Romagna. Credit foto ©Vatican Media

“Siamo qui in una delle più antiche ed importanti chiese d’Occidente dedicata al Santissimo Salvatore – ha detto monsignor Regattieri nell’omelia -. In questa chiesa madre per la Chiesa e per il mondo, ci ritroviamo nello spirito della fraternità. Noi, pastori di chiese sorelle siamo venuti per rinnovare la nostra fede ed esprimere la volontà di essere in comunione con Pietro. Il Signore ci conceda di attingere la grazia divina, tornare arricchiti della bellezza dello stare insieme e di rinvigorire il nostro servizio pastorale”.

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