“Le porte della chiesa non sono barriere, ma “membrane” permeabili, disponibili a raccogliere il grido di tutti” (Papa Francesco)
Con gioia e nella piccolezza desideriamo presentare a chi non la conosce la Casa di Preghiera Madonna di Pietravolta. Lo facciamo sotto forma di lettera perché la lettera è indirizzata a qualcuno, la lettera racconta, la lettera ha un cuore e desidera arrivare all’intimo di chi la riceve.
Chi è che scrive? Siamo noi che abitiamo alla Casa di preghiera, suor Maria Laura, suor Bernadette (Carmelitane Minori della Carità) e Maurizia (ausiliare delle Case della Carità). Siamo una piccola comunità che nella fraternità vive in un clima di preghiera e di silenzio e ogni settimana si arricchisce di altre suore e/o di altre persone che vengono a vivere qualche giorno di preghiera con noi.
Dove ci troviamo? La Casa di preghiera si trova nella piccola borgata di Madonna di Pietravolta nel comune di Frassinoro di Modena su una altura di 1.140 metri tra le montagne appenniniche e confina a est con il territorio modenese, a ovest con quello reggiano, a sud con la Toscana (è vicina al Passo delle Radici) e a nord… nelle giornate limpide possiamo contemplare le Alpi che in questo periodo sono meravigliosamente innevate. La Casa di preghiera è adiacente al santuario della Madonna della Neve, riferimento mariano per noi, per la comunità di Fontanaluccia, che è la nostra parrocchia, e per le tante comunità montane della zona.
Dopo aver fatto una fotografia del luogo in cui viviamo vi raccontiamo com’è la nostra vita.
La Casa di preghiera è nata ormai da 55 anni per essere espressione della dimensione contemplativa delle Case della Carità.
La nostra vita è molto semplice. Ogni giorno ci nutriamo della preghiera nei suoi tempi personali e comunitari. Ci nutriamo di tanta e preziosa Parola di Dio che ci viene incontro nella liturgia delle ore, nella liturgia eucaristica, nella preghiera del rosario con Maria. Ci nutriamo della presenza del Signore nell’Eucaristia e nell’adorazione.
Ci nutriamo della vita di tanti fratelli e sorelle che trascorrono qualche giorno con noi; o che sono in difficoltà e ci chiedono aiuto con la preghiera; che vivono in tante parti del mondo, nelle parti di mondo più povere e abbandonate.
Ci nutriamo delle persone malate e anziane delle nostre borgate che andiamo a visitare.
Ci nutriamo della realtà povera della montagna e anche della ricchezza di valori di cui è ancora portatrice. Ci nutriamo anche del cammino della Chiesa, col suo magistero e con la parola di papa Francesco. Ci nutriamo della realtà ecclesiale della nostra montagna; del legame con le comunità dell’Ospizio (prima Casa della Carità a Fontanaluccia) e della Macchiaccia (Casa dei Fratelli della Carità) come luoghi dell’origine, e del legame con tutta la Congregazione Mariana delle Case della Carità. Ci nutriamo della presenza e della relazione con persone che nelle Case della Carità o in altri luoghi di preghiera vivono con noi e con l’umanità, una comunione di preghiera.
Ci nutriamo di ‘alleanze’ fatte con alcune realtà di povertà; con le missioni e con alcune dimensioni della Chiesa diocesana. Ci nutriamo di uno stile comunitario che ci offre la modalità del parlare, discernere, decidere insieme. Ci nutriamo di un clima di silenzio che prende tanti volti, anche interiori, cioè ascolto della presenza del Signore nella vita, ascolto del grido dei poveri, per accorgerci, per ‘vedere’… Ci nutriamo di una stabilità che ci aiuta a vivere con responsabilità l’essere qui a pregare per tutti e a custodire nel cuore. Ci nutriamo del nostro lavoro che è essenzialmente legato alla vita ordinaria della Casa: pulizie, lavanderia, far da mangiare… alla cura del santuario, della liturgia, dell’accoglienza…
Questi ingredienti sono espressione di vita concreta, toccabile, sensibile del cibo abbondante e succulento dei Tre Pani uniti e legati tra di loro che tutto contengono e nutrono perché presenza di Dio: la Parola ascoltata e pregata; l’Eucaristia celebrata, adorata, diventata vita; e i Fratelli e le sorelle, la comunità, i poveri… tutti. Pertanto riconosciamo che tutto quello che viviamo è fonte di rendimento di grazie perché è conoscenza, incontro e comunione con il Signore.
E questo… dentro a un ritmo giornaliero e settimanale che prende un volto diverso attraverso le scelte relative a ogni giornata.
L’orario base della giornata è:
Ore 6 Preghiera personale
Ore 7 Ufficio delle letture
Ore 7.30 Lodi
Colazione
Ore 12 Angelus – Ora media
Pranzo
Ore 16.30 Preghiera del rosario (quando non ci sono altri momenti comunitari)
Ore 17.30 Adorazione eucaristica
Ore 18.30 Vespro
Cena
Ore 21.15 Compieta
Silenzio grande.
Come abbiamo scritto tutto questo è per la nostra comunità e per chi passa qualche giorno con noi.
La Casa accoglie per e nella preghiera persone singole perché più adeguata e più rispondente alle energie che abbiamo, e per poterlo fare nell’ascolto e nell’attenzione di chi viene.
Non ci sono spazi riservati o divisi da noi che ci abitiamo (la camera è individuale). Chi viene fa famiglia con noi, secondo lo stile delle Case della Carità.
In questi ultimi anni abbiamo maturato la possibilità di accoglienza anche in luoghi diversi dalla Casa di preghiera proprio per potere offrire un tempo con il Signore a seconda delle condizioni, delle situazioni, o dei desideri di chi chiede.
Oltre alla Casa di preghiera che offre ospitalità in un clima comunitario e accogliente, sono presenti:
- La CASINA. La casina è una piccola casa adiacente alla Casa di Preghiera, che può offrire la possibilità di un maggior ritiro e una maggiore autonomia, con una conseguente diversa partecipazione alla proposta della Casa di Preghiera. Per questo maggior ritiro e per questa maggiore autonomia la casina può essere ‘adatta’ anche a famiglie.
- L’EREMO DI SANTA SCOLASTICA. L’eremo è un piccolo luogo solitario adiacente all’oratorio di santa Scolastica a Romanoro, a circa 10 km da Madonna di Pietravolta. Il nome stesso dice che può offrire oltre al ritiro e all’autonomia, anche maggior solitudine e deserto.
Il 5 novembre 2023, 55° anniversario di apertura della Casa di preghiera, abbiamo offerto alla Famiglia delle Case della Carità un ‘racconto’ dell’esperienza vissuta dalla Casa in questi ultimi anni e delle scelte fatte. Per questo racconto abbiamo preparato una forma digitale che si può trovare nel sito della Congregazione Mariana delle Case della Carità (www.casedellacarita.org) e una brochure che è a disposizione.
Avremmo ancora tante cose da dire ma per ora ci fermiamo qui. Se volete ve le raccontiamo a voce… rimaniamo a disposizione per chi desidera contattarci. In comunione.
suor Maria Laura
Maurizia
suor Bernadette