Reggiana, ora un cammino da playoff!

foto pagina Fcebook Reggiana 1919

A inizio stagione, durante l’annuale visita della squadra nella sede di Immergas, il patron Romano Amadei lo aveva detto chiaro e tondo: “Mantenere la categoria è l’obiettivo primario ma spero che si possa pensare di ambire a risultati migliori rispetto a quello di tenere dietro di noi quattro squadre”.

Romano Amadei è conosciuto da tutti come grande imprenditore ma è anche un grande uomo di calcio, che durante gli oltre 80 anni di vita ne ha viste davvero di tutti i colori.
Sa bene che il gioco di squadra e l’alchimia trovata all’interno di un team di lavoro sono prerogative essenziali per ottenere importanti successi. E, perché no, anche un’impresa.

Dopo 6 mesi da quelle dichiarazioni, la sua Reggiana non è poi così lontana dall’obiettivo da lui stesso auspicato. La formazione guidata da Alessandro Nesta ha raggiunto per la prima volta la parte sinistra della classifica e si trova a poche lunghezze di distanza da quell’ottavo posto che vorrebbe dire playoff.

Dopo il difficile mese di dicembre, i granata si sono ripresi ottenendo una buona serie di risultati utili consecutivi e ritrovando anche un buon feeling in zona gol. Sognare di raggiungere gli spareggi per la promozione in serie A è lecito?

Tutto è permesso, ma attenzione a non perdere di vista l’obiettivo prioritario di questa stagione: la permanenza in cadetteria. Se i granata riusciranno a raggiungere la quota salvezza in anticipo, allora potranno pensare di ottenere qualcosa in più ma è anche vero che spegnere già sul nascere i sogni di gloria o le ambizioni più sfrenate dei tifosi sembra piuttosto ingiusto.

La squadra e l’ambiente granata vivono anche di queste emozioni: più ci si rende conto di poter competere e raggiungere un obiettivo superiore alle aspettative, più si può essere competitivi.

I granata lo hanno già dimostrato: nessuna squadra parte sicura di vincere contro di loro. Anzi, dopo la vittoria sul campo del Bari, alcuni addetti ai lavori hanno addirittura affermato che la Reggiana è una delle squadre migliori viste tra le mura del San Nicola. Per organizzazione di squadra, determinazione e qualità.

Strano a dirlo visto che, solamente un mese e mezzo fa, il tecnico granata veniva accusato di non aver dato un’identità precisa a questa squadra.
Identità che – con il recupero di tutti gli infortunati e l’arrivo di alcune pedine dal mercato – si sta invece rivelando partita dopo partita e che, finalmente, sta mostrando anche i suoi frutti.

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