Grande inaugurazione della stagione lirica del Teatro la Fenice di Venezia alla presenza del presidente della repubblica italiana Mattarella accolto con lungo applauso da un pubblico elegante e internazionale.
L’opera rappresentata, Les contes d’Hoffmann di J. Offenbach, è una delle più amate del repertorio francese e l’unica opera fra le numerose operette composte da Offenbach, ultimo suo lavoro in ordine cronologico, rappresentato postumo.
La direzione musicale è stata affidata a un direttore d’orchestra francese, F. Chaslin, esperto del genere, che è riuscito ad esprimere con le note l’atmosfera fantastica e trasognata del dramma amoroso.
Offenbach musica un testo di Barbier, tratto dai racconti che il musicista Hofmann ha scritto parlando dei suoi non corrisposti amori.
La regia di Damiano Michieletto ha riscosso grande consenso e successo, riadattando quet’opera all’atmosfera di un moderno music-hall. Scene, costumi e “effetti speciali” hanno piacevolmente colpito gli spettatori, entusiasti e sorpresi anche dalla bravura da figuranti e ballerini, che hanno arricchito quasi ogni scena con coreografie.
Non da meno la prestazione, vocale e interpretativa, dei cantanti, tra cui spicca il tenore Ivan Ayon Rivas, nella parte di Hoffman, e il basso/baritono Alex Esposito che ha sostenuto varie parti del dramma rappresentanti le figure antagoniste di Hoffmann.
Nel complesso, uno spettacolo davvero godibile, con bella musica e di grande intrattenimento. Ricordiamo in particolare il celeberrimo duetto che apre il terzo atto: la barcarole.
Mario Colletti