I sacramenti, insieme alla lettura della Parola e alla Carità, sono al centro della vita dei credenti. In tanti, grazie a Dio, chiedono per sé o per i propri figli di ricevere il dono dei sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Eucarestia e Cresima oppure il Matrimonio. Per sostenere il desiderio dei fedeli e delle famiglie di partecipare alla vita della comunità, alcuni presbiteri e parrocchie propongono percorsi per creare legami e relazioni mentre si apprendono i contenuti della fede.
A Montecchio il parroco don Angelo Orlandini e la comunità incontrano in più occasioni le coppie che chiedono il Battesimo per i figli. A dare disponibilità per questo servizio sono alcune famiglie in comunione con il parroco. Oltre agli incontri prima del rito, per comprendere il significato del Battesimo e provare insieme la liturgia, l’équipe di catechesi battesimale propone anche una celebrazione annuale per chi ha ricevuto il Battesimo. Si tratta di un momento abbastanza partecipato, utile per rinsaldare le relazioni nate durante la preparazione del sacramento.
Il sacramento della Confermazione (Cresima) a Montecchio diventa un’occasione per i padrini e le madrine insieme ai cresimandi. “Proponiamo ai padrini un percorso per ripensare la loro fede – riflette don Orlandini – e riaprire, se lo si desidera un dialogo con Dio”. Nel caso di persone che risiedono molto lontano da Montecchio, gli incontri possono essere frequentati anche da un familiare del ragazzo che si prepara alla Cresima. Il matrimonio, in un contesto di apertura alle relazioni con la comunità, è l’opportunità per inserirsi. In questo caso le relazioni con i futuri sposi sono mantenute da un’équipe di persone dedicate alla pastorale familiare che progetta insieme al parroco. “Accompagniamo le coppie a conoscere persone e realtà che vivono sul territorio della nostra unità pastorale”, spiega don Angelo che in passato ha diretto l’Ufficio diocesano di Pastorale familiare.
Nei due mesi e mezzo di preparazione al Matrimonio, le coppie conoscono le Serve di Maria del monastero “Beata Vergine Addolorata” presso il santuario dell’Olmo, lo stile dell’accoglienza della Casa della Carità e ovviamente coppie di sposi disponibili ad aprire le porte di casa loro ai nubendi per testimoniare la bellezza del matrimonio cristiano”.
La campagna “Uniti nel dono” sostiene i presbiteri, come don Angelo, nelle attività pastorali: parroci che accompagnano le comunità loro affidate verso relazioni autentiche fondate sulla comune fede.