Quando venne, il 30 settembre scorso, ad accompagnare alle nostre dieci comunità don Corrado (moderatore), don Andrea e don Jacek, parroci della neonominata unità pastorale Sassuolo, il vescovo Giacomo ci invitò a camminare verso la comunione ecclesiale, secondo uno stile fraterno di vita di preghiera, di carità e di edificazione del bene comune: senza che ognuna delle dieci parrocchie rinunci alla sua identità, ma nella disponibilità generosa e concorde affinché essa sia non un tesoro esclusivo da difendere, bensì una ricchezza da condividere.
Uno dei primi passi verso questa auspicabile armonia di intenti e di feconda convivenza ha avuto luogo domenica 12 novembre nella chiesa di San Giovanni al Parco, su impulso dei cori al servizio dell’animazione liturgica nelle varie parrocchie.
Il coro di San Giorgio ha lanciato l’idea di questa plenaria dei cori dell’unità pastorale Sassuolo che ha trovato terreno fertile, visto che ben sette parrocchie su dieci hanno partecipato (due con due diversi cori). E sia chiaro che anche le tre parrocchie (Consolata – San Michele – Pigneto) che non hanno partecipato per motivi contingenti, hanno il loro bel coro e al prossimo appuntamento certamente non mancheranno!
Dopo il saluto iniziale di don Corrado, soddisfatto di “questo segno di unità” e fiducioso che presto l’unità pastorale Sassuolo sarà una realtà di pietre vive, con “un cuor solo e un’anima sola” nel grande catino absidale, sotto la scultura del Cristo Crocifisso e Risorto (opera dell’artista Romano Pelloni), i cori che si sono succeduti sono stati nove, ciascuno con due canti: non una gara, non graduatorie di merito, non tensione competitiva, ma un’occasione per darsi tempo di ascolto reciproco e scambiarsi doni dell’amicizia in un clima familiare, tra persone che in molti casi si incontrano anche nei luoghi di vita del quotidiano.
Ogni coro presentava se stesso e introduceva i propri canti motivandone la scelta e illustrandone i contenuti, con conseguente coinvolgimento degli ascoltatori, a tutti i livelli. Perché se il canto corale di per sé genera armonia e ci mette in relazione con l’altro, a maggior ragione quei canti liturgici che di volta in volta hanno proclamato la parola di Dio, ci hanno chiamato alla lode del Signore autore di ogni bellezza, o alla contemplazione del suo Amore, o ci hanno mosso alla preghiera a Maria, stella del mare e regina di misericordia…. ci hanno guidato a pensare ancora una volta “alle cose di lassù” incoraggiandoci a far sì che “la nostra vita possa sempre essere un canto di lode” (vedasi san Paolo).
Non si poteva non sentirsi interpellati dall’invito a “dire bene” mutuato dalla Benedizione di san Francesco e dall’antichissimo libro dei Numeri, o dai sacrosanti inviti all’amore fraterno in Gesù Cristo ribaditi dall’Inno alla Carità e dall’Ubi Caritas et Amor. Così come, in questo doloroso clima di guerre, veniva spontaneo condividere l’accorata domanda delle voci che in “Gerusalemme” si chiedono “Dove sono gli angeli che nella notte santa cantavano la pace?” mentre Maria piange sotto la croce; o sentirsi vicini al Davide di “Muovi le montagne” che si rattrista per l’apparente silenzio di Dio mentre lui è nell’angoscia.
Insomma: un pomeriggio di bel canto, di catechesi e di preghiera!
Davvero toccante la conclusione dell’incontro con l’ensemble di tutti i cori e degli strumentisti a cantare Servire è regnare insieme al pubblico. Un edificante Coro dei cori dell’unità pastorale Sassuolo.
Non si può tralasciare il nome dei direttori o guide dei singoli gruppi, perché in essi diciamo la nostra riconoscenza a tutti coloro che, come ha detto alla fine don Jacek, contribuiscono a far sì che il nome del Signore venga lodato nelle nostre comunità:
Stefano Leonardi– Madonna di Sotto
Chiara Sardisco – San Giorgio
Roberta Prandi – San Giorgio
Paolo Prandini – Sant’Antonio
Luca Donnini – Sant’Antonio
Marco Giubbarelli e Sandra Ferrari – Ancora
Anna Lisa Medici – Parco
Angela Casolari – Braida
Sandra Gigli – Rometta
E un grazie al Comune di Sassuolo che ha provveduto all’impianto di insonorizzazione e alla parrocchia del Parco che ha provveduto al momento conviviale, generoso come al solito.
Pellegrina Pinelli