Reggio Children: didattica “Atelier a Palazzo”

Un progetto di ricerca internazionale dedicato agli atelier organizzati da Reggio Children a Palazzo Sartoretti. Stefania Bettuzzi, dopo la Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche, ha ottenuto una borsa di studio per indagare le potenzialità educative e didattiche degli “Atelier a Palazzo” attraverso uno studio qualitativo e pedagogico. La ricerca parte dalle esperienze e dalle riflessioni delle educatrici e delle insegnanti che, insieme ai bambini e ai ragazzi, vivono, esplorano e co-progettano i contesti e i percorsi al palazzo. 

La dottoranda, che proprio dal mese di novembre è impegnata ad osservare l’esperienza degli atelier, si porrà una serie di interrogativi riferiti all’analisi del contesto e dell’approccio educativo dell’Atelier a Palazzo, ma guarderà anche al futuro indagando le possibilità di sviluppo dei percorsi educativi e didattici.

Il dottorato di ricerca industriale internazionale in “Reggio Childhood Studies”, promosso dalla Fondazione Reggio Children e dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Unimore, è sostenuto da Comer Industries che continua così il suo impegno nella valorizzazione della cultura e dell’educazione per lo sviluppo del territorio e della sua comunità. Roberta Benedusi, Global Brand & Integration Director dell’Azienda ha commentato: “Comer Industries vuole dare un segnale forte di valorizzazione del territorio dove è nata e dove conserva le proprie radici, e lo fa investendo in primis nell’education, consentendo maggiori opportunità per creare know how e valore per il futuro”.

“Per Reggiolo questo dottorato – ha spiegato l’assessore alla Cultura Livia Arioli – rappresenta il coronamento di un progetto di centrale importanza, che continua a crescere con un gran numero di utenti. Basti pensare che in meno di un mese dall’apertura delle iscrizioni, tutti i posti disponibili sono andati rapidamente esauriti e ora è attiva una lista d’attesa per le scuole. Un successo inaspettato che conferma quanto il percorso intrapreso sia un volano di sviluppo non solo per Reggiolo, ma per l’intera provincia reggiana. Si tratta infatti di un’esperienza capace di avviare e rafforzare un dialogo con i territori limitrofi. Siamo dunque molto felici di questo risultato e non possiamo far altro che augurare un buon lavoro alla dottoressa Bettuzzi”.

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