Non è la prima volta che La Libertà cambia pelle e, poiché speriamo che questa non sarà l’ultima, mettiamo subito al bando l’enfasi della retorica. Però le trasformazioni che in redazione stiamo mettendo in cantiere per il 2024 sono molto significative e ci pare doveroso annunciarle a voi, lettrici e lettori, in spirito di chiarezza e di collaborazione.
Comunione@informazione
Prima di parlare dei cambiamenti, una riflessione sullo slogan: “…non hai saputo?”. Quasi una battuta, che sulla bocca di tanti prelude al mero gossip, a quel chiacchiericcio così dannoso per le comunità che Papa Francesco non cessa di denunciare. Nel “nostro” caso, invece, quel “…non hai saputo?” vuole riferirsi a una constatazione, che per la verità resta un po’ amara: presi come siamo dai problemi di casa nostra, forse nell’illusione che chat e social ci dicano già tutto quello di cui abbiamo bisogno – ma non apriamo qui il dibattito, anche perché è un tema generale – sta di fatto che destiniamo alla lettura del giornale sempre meno tempo. Magari lo lasciamo confinato in una delle innumerevoli app che ci popolano il telefono e che poi dimentichiamo di cliccare.
Da operatori professionali della comunicazione restiamo fermamente convinti che “La comunione passa dall’informazione”, come recita il sottotitolo della nuova campagna abbonamenti.
Leggere è fondamentale per rimanere inseriti in un tessuto ecclesiale che, pur con tutta l’apertura di credito che possiamo fare al cammino sinodale, sconta grandi fatiche e anche incomprensioni con la cultura contemporanea.
Esaurita la premessa valoriale, veniamo alle “grandi novità” per il 2024.
Ne focalizziamo tre.
Tre novità
La prima è che i prezzi sono invariati: le modalità di pagamento sono riepilogate nella grafica pubblicitaria e il bollettino postale è inserito nel cellophane di questa edizione. Ricordiamo che i corrispettivi economici che il nostro ente editore, il Seminario Vescovile di Guastalla, vi chiede a fronte di un pacchetto d’abbonamento al periodico o ai contenuti del sito laliberta.info non sono calcolati per fare profitti, ma rappresentano un contributo decisivo per assicurare un futuro a La Libertà.
Chi apprezza e ne ha le risorse, potrà versare la quota “Sostenitore” oppure lasciare pagata la quota per un “abbonamento sospeso” a favore di ignoti, come si fa per il caffè al bar.
La seconda novità che sarà visibile dal nuovo anno è che La Libertà cambierà grafica, dalla copertina alle pagine interne: sarà più essenziale nei titoli, con caratteri tipografici leggermente ingranditi per agevolare la lettura dei meno giovani, più agile nei contenuti, con uno spazio potenziato per le opinioni, le lettere e i commenti.
La terza novità riguarda i tempi: dal 2024 l’edizione de La Libertà sarà stampata sempre il venerdì della settimana precedente; ciò significa che il giornale diocesano sarà in edicola, in edizione digitale e in distribuzione per gli abbonati il martedì.
Questa scelta, che crediamo più unica che rara nel panorama italiano dei periodici cattolici, è fatta per ridurre ancora e il più possibile l’annosa piaga dei ritardi postali. Se i resoconti di eventi accaduti slitteranno a edizioni successive, ne beneficerà però la tempestività del servizio di annuncio di appuntamenti futuri.
Dovremo solo abituarci, tutti, ai nuovi ritmi di edizione, ma i vantaggi non mancheranno.
Insomma, se resterete con noi nell’anno che si avvicina, vedrete presto un settimanale rinnovato, più puntuale e… non rincarato, a partire dalla prima edizione di… martedì 9 gennaio 2024!