“Appena saremo vuoti di noi stessi Dio
ci riempirà di sé” (San Vincenzo de’ Paoli)
Grande arricchimento è arrivato nel nostro cuore per aver partecipato a questo pellegrinaggio nazionale della San Vincenzo a Pompei dal 20 al 22 ottobre scorsi: si è sperimentata sul campo la bellezza di appartenere alla rete di questa grande famiglia.
Abbiamo potuto capire il sogno del beato Federico Ozanam, ideatore delle Conferenze di San Vincenzo, che ancora giovanissimo è arrivato a Pompei e ha potuto conoscere l’opera di Bartolo Longo, quella cioè di diffondere nel mondo la rete del Rosario, e di Ozanam che sognava la rete mondiale della solidarietà umana e ha ricevuto un impulso forte per portare avanti l’opera che il Signore gli stava indicando.
I momenti di formazione impostati su alcune parole del Magnificat, guidati dai padri della Missione, ordine fondato da san Vincenzo de’ Paoli, ci hanno condotto gradualmente alla comprensione di chi erano gli ‘Anawìm, termine ebraico usato per indicare i poveri sociali ma giusti e fedeli a Dio, prediletti dal Signore. Fra di essi si colloca anche Maria, che confessa al Signore “l’umiltà della tua serva”. Per approfondire “piena di grazia” hanno messo a confronto la luce di una candela con quella del sole. I pensieri che vengono dal nostro intelletto non sono che dei fuocherelli, che mettono in luce solo piccole parti degli oggetti, ma i lumi della grazia che Dio, il sole di giustizia, spande nelle nostre anime illuminano e penetrano fino in fondo al nostro cuore, stimolandolo a produrre frutti meravigliosi.
Questo pellegrinaggio è stato una tappa importante nel nostro cammino associativo, perché se è sì necessario migliorare le conoscenze tecniche per servire meglio i poveri, appare oggi ancora più urgente rivestirci dello spirito di Maria, affinché il nostro servizio sia espressione dell’amore di Dio per gli uomini a partire dagli ultimi.
Il gruppo dei vincenziani della diocesi