Riceviamo e pubblichiamo questa Lettera aperta per l’attivazione di un percorso finalizzato a migliorare le problematiche connesse alla mobilità nella provincia di Reggio Emilia alla luce dell’enciclica Laudato si’. In calce le firme sono di quattro gruppi locali facenti parte della rete Laudato Si’.
L’enciclica Laudato si’ di papa Francesco contiene numerosi spunti in materia di vivibilità dei centri abitati e della mobilità.
Vi si legge: “Oggi riscontriamo, per esempio, la smisurata e disordinata crescita di molte città che sono diventate invivibili dal punto di vista della salute, non solo per l’inquinamento originato dalle emissioni tossiche, ma anche per il caos urbano, i problemi di trasporto e l’inquinamento visivo e acustico (LS 44)” e ancora “La qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti, che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti. Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano (LS 153)”.
Possiamo aggiungere il fatto che l’attuale modello di mobilità basata sull’auto contribuisce in modo deleterio ad una economia oltre i limiti planetari, non più accettabile se vogliamo intervenire in modo rapido e incisivo per invertire gli effetti del cambiamento climatico in corso.
Possiamo anche intuire che l’elettrificazione delle auto da sola non risolverà le problematiche in termini di traffico, uso di risorse e consumo di suolo.
Inoltre tale strategia ha l’effetto di accentuare le disuguaglianze sociali, piuttosto che mitigarle, proponendo beni di consumo sempre più di lusso e sempre meno accessibili, considerando anche le spese che rendono costoso il mantenimento di un’auto (caro carburanti, la svalutazione dei mezzi, l’inflazione e i bassi stipendi).
Sulla base di questi presupposti desideriamo aprire un sano confronto per proporre alternative per una mobilità sostenibile, applicandola in modo concreto al territorio della nostra provincia di Reggio Emilia.
Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici.
Tuttavia sono necessarie alcune misure volte ad un miglioramento sostanziale di tali trasporti, che in molte città comportano affollamento, scomodità, scarsa frequenza e puntualità del servizio.
La Regione Emilia-Romagna possiede e gestisce circa 1.500 km di linee ferroviarie, che collegano molti capoluoghi di provincia alla periferia, come nella nostra provincia, dove da Guastalla, Scandiano e Ciano d’Enza si può viaggiare con il treno. La Regione Emilia-Romagna comunica che per l’elettrificazione di tutte le linee regionali e l’acquisto dei nuovi treni elettrici si è spesa una cifra di 700 milioni di euro, una cifra importante.
Per elettrificare le linee da Ciano, Sassuolo e Guastalla verso Reggio Emilia sono stati affrontati costi per 75 milioni di euro e altri 30 milioni sono previsti per gli anni 2023/24; investimenti ai quali però non è seguito un aumento considerevole delle corse, né il miglioramento sulla puntualità e pochissimi i risultati sui disagi ai passaggi a livello, che causano lunghe file, specialmente in città.
Stupisce come, a fronte di tali investimenti, la comunicazione e la sensibilizzazione all’utilizzo dei mezzi pubblici non vadano di pari passo, ma siano sempre le grandi opere stradali a tenere il centro dell’attenzione politica e mediatica.
Auspichiamo che le amministrazioni possano iniziare ad incontrare i cittadini per informarli riguardo agli obiettivi proposti e ai risultati perseguiti, e per costruire insieme un servizio che possa dirsi a vantaggio di tutti, che non deve essere gratuito ma valere il costo che ognuno è chiamato a sostenere.
Il nostro sogno è una città capoluogo (Reggio Emilia) collegata da e verso la periferia per mezzo di treni con un numero di corse che permettano ai lavoratori di preferire i mezzi pubblici all’auto per andare al lavoro.
I punti di interesse sovra-comunale (come lo stadio, la Mediopadana, il Campo Volo, gli ospedali) che siano raggiungibili regolarmente a mezzo di treni e navette da punti strategici, come già si è fatto per alcuni eventi, anche grazie a collaborazioni e partnership con altri servizi su rete provinciale e regionale.
Non ultimo è il tema della mobilità lenta, che dovrà alleggerire i nostri centri storici dalle auto per renderli piacevoli da vivere e da percorrere.
In merito a questo aspetto importanti sono i temi dei punti di scambio tra mezzi pubblici e privati, oltre alla messa in rete dei diversi mezzi di trasporto per garantire la continuità del servizio.
Come gruppi, circoli e comunità Laudato Si’ siamo presenti nei territori per far convergere e accelerare i bisogni e le aspettative verso il bene comune. Siamo consapevoli che il tema della mobilità non sia di facile gestione, poiché trasversale a molti aspetti.
Per questo l’approccio integrale all’ecologia proposto dalla Laudato si’ non punta a soluzioni semplici applicate dall’alto, ma ad un cambiamento lento e costante, che passa inevitabilmente dal costruire qualcosa che non è possibile fare da soli.
Per maggiori informazioni scrivere all’indirizzo di posta elettronica
info.laudatosinovellara@gmail.com.
APS Comunità Laudato Si’ – Novellara
Centro Laudato Si’ – Eremo di Bismantova
Circolo Laudato Si’ – Bibbiano
Gruppo Laudato Si’ – Unità pastorale Beata Vergine della Neve