Visioni diurne. Visioni notturne. Al Lido si perdono le ore. Aggiungete il vento che tira di solito in laguna, gli elicotteri che si levano alti sul red carpet e la sarabanda di star e starlette e avrete un’idea dell’atmosfera che si respira da queste parti.
Mettiamo due cose in chiaro. Questa è una pagina speciale dedicata alla settima arte, a cui speriamo ne seguano altre. Ora, la cosa più importante: i film dell’80° edizione mi sono piaciuti. Statisticamente è stata una buona edizione.
Certo, l’ibridazione ormai inevitabile che si è creata fra la produzione cinematografica in quanto tale e le etichette della serialità televisiva ha provocato alcuni corti circuiti a livello estetico e contenuti che ha fatto storcere il naso ad alcuni colleghi. Ma le belle eccezioni alla regola ci sono state. Abbiamo i nostri preferiti e ve li riveliamo, sperando di poterli vedere tutti, un giorno, nelle sale.
“Molto tempo prima di girare Ferrari, ho avuto l’opportunità di camminare nelle stanze della casa di Enzo, vedere i suoi diari, conoscere le sue abitudini, meravigliarmi della carta da parati nella camera da letto in cui Laura ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, fare delle domande al loro medico, incontrare la nipote di Lina, capire il suo modo di fare e la sua modernità, sedermi sulla poltrona da barbiere di Enzo, camminare sui marciapiedi del suo quartiere e abitarci, esplorare le luccicanti parti meccaniche di un motore Lampredi V12 e le sculture dei modelli da corsa degli anni Cinquanta e, cosa più importante, interagire con il figlio di Enzo, Piero, da cui ho imparato e assorbito così tanto.
Ho cercato di far rivivere le passioni e il fascino di Enzo, la sua arguzia pungente, la devastante perdita del figlio, le sfuriate teatrali, il bisogno di un rifugio emotivo, la tragedia, la monumentale scommessa su una singola gara e la lotta per la sopravvivenza: tutti elementi che sono entrati in collisione in quattro mesi del 1957”.
Dogman
Lanthimos
Bonello
Maestro
La media quest’anno è buona. Mentre scriviamo non abbiamo ancora visto il capolavoro, ma opere eccellenti sì.
Buone visioni.