Con l’inizio del tempo del creato il primo settembre, tutta la Chiesa invita a rivolgere l’attenzione in modo particolare in questo periodo dell’anno e fino al 4 ottobre, sul tema della salvaguardia del Creato. Tutti siamo invitati e farlo e a soffermarci sul legame tra la nostra fede cristiana e il modo in cui sentiamo questo tema. Di recente, il Creato ha acquisito una nuova centralità nel magistero sociale, ma esso è tuttavia sempre presente, perché sempre l’ecologia umana è quanto sta a cuore alla Chiesa.
Il tema dell’ecologia integrale quale tema dominante anche dell’ultimo messaggio del Papa dal titolo “Perché scorrano la giustizia e la pace” (pubblicato nell’ultimo numero de La Libertà) aiuta a ricordarci quanto prendersi a cuore il creato significa anche operare per la giustizia e la pace.
In particolare, il messaggio fa un richiamo importante alle diverse relazioni da curare, tutte egualmente importanti per un più profondo rispetto ecologico, indicate in quattro tipologie: verso Dio, verso i nostri simili di oggi e di domani, verso tutta la natura e verso noi stessi.
La stretta interconnessione tra tutte queste dimensioni aiuta a capire che le trasformazioni, di cui il mondo ha bisogno, sono anch’esse molteplici, ma partono tutte da un cambiamento del cuore dell’uomo e dal riconoscimento del legame tra Creazione e Redenzione. Da questo potrà seguire una trasformazione a cascata del nostro modo di vivere e del modo in cui le persone decidono della cosa pubblica.
La veglia diocesana annualmente proposta per pregare e riflettere su questi temi quest’anno sarà organizzata il 1 ottobre e vedrà la presenza di don Bruno Bignami, direttore nazionale dell’ufficio di pastorale sociale e del lavoro.
Ne approfittiamo per comunicare anche che è possibile segnalare all’équipe di pastorale sociale altri incontri preparatori organizzati da gruppi o unità pastorali (indirizzo e-mail a cui scrivere: pastoralesociale.re@gmail.com).
Chiara Franco
e l’équipe di Pastorale Sociale