Verrà celebrata presso la millenaria Basilica romanica dei Ss Pietro e Paolo a Pieve di Guastalla, l’annuale ricorrenza liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce, “festa speciale” per i Cavalieri e le Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro che quella croce portano svettante sulle loro insegne e sui loro mantelli. Lievemente posticipata a domenica 17 settembre, nel pomeriggio alle ore 17 si svolgerà la parte culturale con l’esecuzione musicale, da parte del Coro “Livia D’Arco” di Mantova, diretto da Antonella Antonioli, al quale verrà affidata l’Elevazione Spirituale intitolata “Dall’Eucarestia alla Santa Croce”.
Al monumentale organo della Pieve, costruito dai F.lli Serassi di Bergamo nel 1867, l’organista Claudio Leoni eseguirà alcuni brani ed accompagnerà sia il coro che Giulio Adami al flauto traverso. A seguire, alle ore18.30, la santa Messa solenne, presieduta dai sacerdoti dell’antica Pieve, con processione d’ingresso con le antichissime reliquie della Santa Croce, conservate presso il tesoro della Concattedrale di Guastalla, e con le musiche offerte dal Coro “Livia D’Arco”.
Il programma dell’Elevazione verterà su brani quali il Tollite hostias del romantico Camille Saint-Saëns, il canone rinascimentale Non nobis Domine dell’inglese William Byrd, lo stupendo Locus iste di Anton Bruckner e con un occhio speciale rivolto al barocco con il Dulcis Christe, mottetto dell’organista milanese Michelangelo Grancini e l’Aria per soprano, flauto e organo di J.S.Bach. Il programma, arricchito da altri brani a valenza religiosa e meditativa, prevede anche pezzi per “organo solo”, appositamente scelti per presentare le colorite e potenti capacità foniche dell’antico strumento, da poco restaurato.
Come noto, nello Statuto dell’Ordine è previsto che, in occasione di questa festa della Exaltationis Sanctae Crucis (indicata per il 14 settembre) la Penitenzieria Apostolica conceda ai membri dell’Ordine la capacità di lucrare la plenariam Indulgentiam alle condizioni attuali previste dalle regole canoniche, ovvero, confessione sacramentale recente, comunione, visita ad una chiesa e recita del Credo, Pater, Ave e Gloria unitamente alle preghiere per le intenzioni del Santo Padre.
L’ origine della festa dell’Esaltazione della Croce è legata alla remota pratica di adorare il simbolo del supplizio di Cristo, che veniva praticata il Venerdì Santo a Gerusalemme, come testimoniato dalla pellegrina Eteria (o Egeria) nel suo diario di pellegrinaggio ai luoghi santi (381-384 d.C). Il ritrovamento della Santa Croce lo si deve a sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino il Grande, che rinvenne la reliquia di Cristo il 14 settembre 327: in quel giorno la reliquia sarebbe stata innalzata dal vescovo di Gerusalemme di fronte al popolo.
Il termine “esaltazione”, in uso sin dal VI secolo, è da intendersi sia come “innalzamento” che come “ostensione”. Nell’usanza gallicana, invece, almeno a partire dal VII secolo, la festa della Croce si teneva il 3 maggio, data del ritrovamento della Croce secondo la “leggenda di Guida Ciriaco”. La festa del 3 maggio è rimasta col titolo di Invenzione della Santa Croce (dal latino invenctio, ritrovamento).
La delegazione reggiana dell’Ordine del Santo Sepolcro sarà lieta di accogliere in Basilica a Pieve quanti vorranno celebrare con loro questo solenne momento di preghiera “musicale” e di intensa religiosità.
Giuliano Bagnoli