Venerdì 8 settembre continua il ciclo estivo delle serate al Castello di Rossena con la presentazione del libro Francesco V d’Austria Este. L’ultimo duca di Modena e Reggio. Incontro con Elena Bianchini Braglia.
Francesco V d’Austria Este nato a Modena il 1° giugno 1919, viene ricordato in una biografia che ne ripercorre i tratti salienti della vita e cerca di ricostruirne la personalità, in fondo semplice ma non sempre facile da comprendere.
Gli anni giovanili, gli studi, i primi viaggi, sono quelli tipici di un principe italico, con in più quella cura speciale che gli Este hanno sempre messo nell’educazione dei rampolli. Anche i primi anni di governo scorrono tranquilli, e vengono portati a compimento anche importanti progetti, per le scuole, i commerci e la viabilità. Poi, con il 1859 e la Seconda Guerra di Indipendenza tutto si interrompe.
Francesco V l’11 giugno 1959 lascia le terre del Ducato, per mai più ritornarvi. Vivrà per i successivi sedici anni a Vienna, ospite dell’Imperatore, nella scomoda posizione del cugino povero. Abbandonato dagli altri sovrani europei, anche dai suoi più stretti parenti, che riconoscendo la sovranità di Vittorio Emanuele II, di fatto negano la sua. Abbandonato perfino dalla sua amata Austria, che non può più proteggerlo e lo costringe a rinunciare al suo esercito, quella fedelissima Brigata Estense che lo ha coraggiosamente seguito nella sventura affrontando incertezze e miseria, per poi sciogliersi quattro anni dopo, nel settembre 1863.
Per tutta la vita Francesco V difende ostinatamente, anche contro i propri interessi e senza mai vacillare, i principi ormai superati dell’Ancien Régime. Vede il mondo correre nella direzione opposta, analizza con una sorprendente lucidità il destino ormai segnato delle monarchie europee.
Dimostra una capacità straordinaria di analizzare con lucido disincanto la situazione politica dell’Europa, in un secolo di grande complessità e rapide trasformazioni. Un momento storico delicatissimo, certamente pericoloso per le monarchie, di fronte al quale molti sovrani vacillarono, chi con comportamenti contraddittori, chi abdicando, chi cristallizzandosi in un pericoloso immobilismo.
Al termine della serata dolce buffet sotto le stelle.