Certamente la professoressa Luisa dal Verme, spentasi a 105 anni, ha combattuto la buona battaglia, ha terminato la corsa, ha conservato la fede, come scrive San Paolo nella seconda lettera a Timoteo.
Lo ha evidenziaro il parroco don Daniele Casini nell’omelia della liturgia eucaristica di commiato celebrata nel pomeriggio di giovedì 31 agosto nella chiesa di San Pio X, tante volte frequentata dalla decana dei docenti reggiani e dalla sorella Enrica.
Il celebrante ha sottolineato la profonda testimonianza di fede che Luisa dal Verme lascia: la recita quotidiana del “Padre Nostro”, dove si chiede al Signore, che conosce la fragilità di ognuno, di non abbandonarlo alla tentazione, e dell’“Ave Maria” capace di dare conforto; la comunione frequente; le messe celebrate in casa e nell’oratorio di San Francesco hanno contrassegnato la sua lunga giornata terrena.
Don Casini ha affermato che amore per i familiari, senso dell’accoglienza, attenzione alle giovani generazioni esercitata nei decenni di apprezzato insegnamento dell’educazione fisica hanno sempre contraddistinto la docente.
Il sorriso, gli interessi culturali, l’amore per il teatro, il senso profondo dell’amicizia sono state altre doti che fanno della prof. Luisa dal Verme un a persona veramente esemplare.
La liturgia è stata conclusa dalla lettura della preghiera di Sant’Agostino.
gar