Sorrisi, ospitalità e tanta disponibilità. Sabato 22 luglio, in occasione del concerto di Harry Styles alla RCF Arena di Reggio Emilia le parrocchia di Gavassa e Santa Croce hanno organizzato una maratona di volontariato per accogliere i fan del cantante inglese. Le due chiese parrocchiali sorgono a pochi passi dal Campovolo e sono state punto di transito e di sosta per tante persone giunte in città per l’evento.
In entrambe le comunità il servizio di accoglienza è iniziato ben prima dell’arrivo dei fan. L’Oratorio “Don Bosco” di Santa Croce ha svolto il servizio di deposito bagagli, anche per più giornate, per quanti sono arrivati a Reggio Emilia. Tra le 250 persone che hanno usufruito del deposito, una quindicina di ragazze arrivate a Reggio alcuni giorni prima del concerto ha manifestato la necessità di un posto per dormire. I quindici volontari le hanno accolte nel cortile dell’oratorio dove le giovani hanno campeggiato.
Ad ogni utente del servizio deposito bagagli i volontari di Santa Croce hanno donato un gadget ispirato a Harry Styles realizzato da alcuni ragazzi del progetto “Fly Zone”.
Una maratona di servizio
Nella palestra parrocchiale di Gavassa sono state accolte per due notti oltre duecento persone dello staff della sicurezza del concerto. Per loro i volontari della società sportiva “US Daino Gavassa” hanno curato le colazioni di venerdì 21 e sabato 22 luglio.
Nell’area parrocchiale di Gavassa, l’intera giornata del concerto è stata vissuta all’insegna dell’ospitalità e del servizio da oltre 50 volontari di tutte le età che hanno confezionato panini, fritto gnocco, svolto servizio in bar. E distribuito tanti sorrisi alle persone che cercavano un parcheggio, un bagno o semplicemente una occasione di ristoro in una giornata calda. Per accogliere quanti passavano a piedi davanti alla parrocchia di Gavassa è stato allestito un punto di ristoro e informazioni direttamente su via Fleming.
Il grazie degli accompagnatori
I volontari gavassesi che hanno collaborato all’accoglienza – un gruppo nato per organizzare la sagra – hanno mostrato spirito di squadra e disponibilità a farsi carico di imprevisti anche di fronte a picchi di richieste.
Nel dopocena di sabato, durante il concerto, il cortile della parrocchia di Gavassa si è trasformato in luogo di sosta e ritrovo per tanti genitori accompagnatori. “Grazie per l’accoglienza e la disponibilità” hanno detto in tanti salutando, “mi ero preparato a trascorrere il pomeriggio e la notte in auto, hanno detto altri, e grazie a voi ho avuto la possibilità di trascorre alcune ore in compagnia a pochi passi dal concerto”.