Harry Styles a Reggio Emilia, l’accoglienza dei fan (e dei loro genitori) a Santa Croce e Gavassa

Stefano Elisabetta Roberta Vania e Lorenzo

Sorrisi, ospitalità e tanta disponibilità. Sabato 22 luglio, in occasione del concerto di Harry Styles alla RCF Arena di Reggio Emilia le parrocchia di Gavassa e Santa Croce hanno organizzato una maratona di volontariato per accogliere i fan del cantante inglese. Le due chiese parrocchiali sorgono a pochi passi dal Campovolo e sono state punto di transito e di sosta per tante persone giunte in città per l’evento.

In entrambe le comunità il servizio di accoglienza è iniziato ben prima dell’arrivo dei fan. L’Oratorio “Don Bosco” di Santa Croce ha svolto il servizio di deposito bagagli, anche per più giornate, per quanti sono arrivati a Reggio Emilia. Tra le 250 persone che hanno usufruito del deposito, una quindicina di ragazze arrivate a Reggio alcuni giorni prima del concerto ha manifestato la necessità di un posto per dormire. I quindici volontari le hanno accolte nel cortile dell’oratorio dove le giovani hanno campeggiato.
Ad ogni utente del servizio deposito bagagli i volontari di Santa Croce hanno donato un gadget ispirato a Harry Styles realizzato da alcuni ragazzi del progetto “Fly Zone”.

Alessio, Riccardo, Gabriele, Andrea, Anna, Sofia, Matilde e Marcello
Una maratona di servizio

Nella palestra parrocchiale di Gavassa sono state accolte per due notti oltre duecento persone dello staff della sicurezza del concerto. Per loro i volontari della società sportiva “US Daino Gavassa” hanno curato le colazioni di venerdì 21 e sabato 22 luglio.
Nell’area parrocchiale di Gavassa, l’intera giornata del concerto è stata vissuta all’insegna dell’ospitalità e del servizio da oltre 50 volontari di tutte le età che hanno confezionato panini, fritto gnocco, svolto servizio in bar. E distribuito tanti sorrisi alle persone che cercavano un parcheggio, un bagno o semplicemente una occasione di ristoro in una giornata calda. Per accogliere quanti passavano a piedi davanti alla parrocchia di Gavassa è stato allestito un punto di ristoro e informazioni direttamente su via Fleming.

Elisabetta Vania e Carla
Il grazie degli accompagnatori

I volontari gavassesi che hanno collaborato all’accoglienza – un gruppo nato per organizzare la sagra – hanno mostrato spirito di squadra e  disponibilità a farsi carico di imprevisti anche di fronte a picchi di richieste.
Nel dopocena di sabato, durante il concerto, il cortile della parrocchia di Gavassa si è trasformato in luogo di sosta e ritrovo per tanti genitori accompagnatori. “Grazie per l’accoglienza e la disponibilità” hanno detto in tanti salutando, “mi ero preparato a trascorrere il pomeriggio e la notte in auto, hanno detto altri, e grazie a voi ho avuto la possibilità di trascorre alcune ore in compagnia a pochi passi dal concerto”.

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