Nella disfida vince la Madonna di Reggio

Il luogo dove avvenne il miracolo: oggi cappella dove poter pregare davanti a un'immagina della Madonna di Reggio

A Fivizzano si venera la Madonna della Ghiara, da queste parti chiamata la Madonna di Reggio, celebrata nel giorno della disfida degli arcieri delle contrade del paese toscano.

Picchia forte il sole a Fivizzano, comune estesissimo appena al di là del Cerreto, e la temperatura alta non è solo dovuta al caldo estivo ma anche alla trepidante attesa per la tradizionale disfida degli Arcieri di Terra e di Corte, rievocazione storica che da 51 anni si tiene nel secondo weekend di luglio e che richiama in Lunigiana tantissime persone.

L’ambito palio ricamato a mano

Ad assistere alla gara tra le contrade del paese sono non solo i tanti turisti presenti in zona, ma anche i tanti fivizzanesi che risiedono altrove e che a questo appuntamento non vogliono mancare per sostenere il proprio quartiere di origine. Una feste dell’orgoglio fivizzanese potremmo dire che trova nel palio ricamato a mano il culmine del prestigio, fregio che rimane al vincitore fino all’anno successivo.

La benedizione del palio da parte del Vescovo

La festa non è solo folklore ma è anche l’occasione per festeggiare la patrona del paese, la Beata Vergine dell’Adorazione, quella che qui chiamano la Madonna di Reggio, ossia la nostra Madonna della Ghiara.

È il 5 maggio 1596 quando una donna fivizzanese, Margherita La Caugliana, viene guarita dalla sua infermità grazie all’intercessione della Madonna reggiana.

Allettata e impedita nei movimenti, in preda alla disperazione, dopo aver sentito dei miracoli della Madonna di Reggio, impossibilitata al pellegrinaggio nella città emiliana, Margherita si rivolge a un mercante supplicandolo di portargli un’immagine della Madonna dal suo ritorno dal viaggio di affari a Reggio Emilia.

Tuttavia il mercante si dimentica dell’incombenza e al ritorno si presenta a mani vuote. Presa dallo sconforto la donna prega così intensamente che l’immagine della Madonna appare sopra la trave della sua camera e la donna miracolosamente guarisce.

La tradizione vuole che l’immagine richiesta dalla donna fosse una xilografia in vendita presso un artista nelle vicinanze del santuario mariano a Reggio.

Artista a sua volta miracolato anch’egli dalla Madonna: caduto in disgrazia e coi debitori alla calcagna si rivolge disperato alla Madonna che in sogno gli dice di riprodurre l’immagine che oggi campeggia in Ghiara e di rivenderla confidando in Lei e che la svolta non tarderà ad arrivare. Detto fatto…

Curiosità: il primo miracolo della Madonna della Ghiara che restituisce la voce a Marchino è datato 29 aprile 1596. Il 5 maggio successivo è guarita Margherita a Fivizzano. Nel mezzo abbiamo la salvezza del mercante. Pare incredibile che nel giro di sei giorni, in un’era senza social e senza giornali, la notizia dei poteri miracolosi della Madonna della Ghiara sia arrivata così velocemente in terra toscana. Forse proprio il via e vai di mercanti in transito tra la Toscana e l’Emilia hanno diffuso la nomea della Madonna tanto cara ai fivizzanesi.

Oggi quella immagine, ancora avvolta nel mistero della sua comparsa e oggetto di studi, si trova nella chiesa dei Santi Jacopo e Antonio a Fivizzano, sopra l’altare maggiore.

Un momento della Messa
L’immagine miracolosa oggi posta sopra all’altare della chiesa di Fivizzano

Ad essa e alla sua venerazione viene offerto anche il palio della disfida, quest’anno benedetto nella pubblica piazza dal vescovo emerito di Volterra, monsignor Alberto Silvani.

Alla solenne celebrazione era presente anche una delegazione reggiana composta da circa una quindicina di persone tra cui Gino Farina, presidente della Fabbriceria della Ghiara, padre Cesare Antonelli del Santuario della Ghiara e don Alberto Nicelli a rappresentare la Diocesi di Reggio Emilia.

A fregiarsi della vittoria del palio, quest’anno è stata la contrada della Guardia che si è imposta su quelle della Terra, della Verrucola, del Fittadisio e del Montechiaro.

La contrada della Guardia, vincitrice del palio. (foto della pagina Facebook Lunigiana in the World)

Tra storia, devozione e belle giornate d’estate, di sicuro la Madonna di Reggio continua a fare il miracolo di riunire tante famiglie e tenere viva l’identità di questo borgo sul bellissimo Appennino tosco-emiliano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.