Partirà da Castelnovo ne’ Monti, capoluogo dell’Appennino reggiano, il viaggio dedicato da Confcooperative Terre d’Emilia alla realtà rappresentata dalle cooperative di comunità e alle opportunità di sviluppo delle aree interne, con particolare riferimento alle zone appenniniche.
Tre appuntamenti (il primo il 23 maggio a Castelnovo ne’ Monti, poi il 31 Maggio a Madonna dei Fornelli, nell’appennino bolognese e, infine, il 5 giugno, a Pavullo nel Frignano) con amministratori pubblici locali e regionali, docenti universitari, cooperatori e abitanti dei territori montani che consentiranno analisi e riflessioni e proposte sullo sviluppo di aree spesso svantaggiate e, soprattutto, sul valore e sulle esperienze messe in campo dalle cooperative di comunità.
A Confcooperative Terre d’Emilia aderiscono 14 esperienze (7 quelle reggiane) di questa natura; collocate in larga prevalenza in aree montane, contano 396 soci, 35 occupati e un fatturato superiore a 1,6 milioni di euro.
“Sono valori importanti per le aree di cui stiamo parlando”, sottolinea il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi, “soprattutto perché parlano della capacità di paesi e piccoli borghi di resistere allo spopolamento, di diventare attrattivi per nuovi residenti, di assicurare quei servizi essenziali che sono venuti a mancare (compresa, spesso, la bottega con i beni primari), di rianimare economie destinate a scomparire, di generare lavoro ed esercitare attività fondamentali anche per la sicurezza del territorio e la sua valorizzazione”.
Non a caso, dunque, il titolo dl ciclo di confronti organizzato da Confcooperative Terre d’Emilia parte di “Cooperative di comunità, risorsa per il territorio: storie di lavoro, di servizi e di accoglienza”.
Nell’incontro di martedì 23 maggio a Castelnovo ne’ Monti, alle 17,30 all’oratorio Don Bosco, queste storie si racconteranno con le voci delle cooperative di comunità I Briganti di Cerreto (Cerreto Alpi), Valle dei Cavalieri (Succiso), San Rocco (Ligonchio), Vallenera (Vallisnera), Il Pontaccio (Vetto), Quadrifoglio (Castelnovo ne’ Monti), La Officina (Costabona), impegnate nella ristorazione e nella ricettività, in ambito forestale, agricolo e ambientale, nello sport, nei servizi commerciali e sociali, nell’escursionismo e nella valorizzazione delle tradizioni locali.
Ampio spazio sarà riservato all’analisi delle possibilità di sviluppo dell’appennino e delle opportunità legate alla legge regionale sulle cooperative di comunità.
A parlarne, dopo i saluti di Enrico Bini, sindaco di Castelnovo ne’ Monti e delegato SNAI per l’Appennino reggiano, e del presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi, saranno Emilio Casalini (giornalista, autore e conduttore del programma televisivo Generazione Bellezza), il consigliere regionale Gabriele Del Monte (correlatore della legge regionale), Sara Manfredini (Legacoop Emilia Ovest), Giovanni Teneggi (responsabile nazionale delle coop di comunità per Confcooperative e responsabile dell’area Ricerca e Sviluppo di Confcoop Terre d’Emilia) e Fabio Guglielmi, community manager e referente area sostenibilità di Confcooperative Terre d’Emilia.
Gino Belli