Festa della mamma e denatalità

La festa della mamma. Benvenga. Ma ha ancora senso celebrare questa ricorrenza in un’Italia che vive la stagione dell’inverno demografico? Credo proprio di sì. Anzi forse proprio nell’attuale situazione è ancora più urgente dare risalto a questa importante figura: la mamma. Ma oggi viviamo in un contesto culturale che valorizza il desiderio di essere mamma?
Si dice ai giovani: “Sognate in grande”. Ma è sognare in grande desiderare di essere mamma o è un bastone tra le ruote ai sogni di carriera e successo che la società richiede di perseguire?
O, più concretamente, i figli: un dono da accogliere o un problema che si aggiunge ad appesantire i già troppi impegni oltre ad aggravare le finanze famigliari?
Chiediamo ai giovani di generare figli, ma cosa offriamo in cambio?
Lavoro precario e spesso sottopagato; difficoltà nel reperire un alloggio; prezzi degli affitti alle stelle, senza contare che se vogliono acquistare un appartamento non puoi permetterti un mutuo se non disponi di liquidità e non hai alle spalle una famiglia che garantisca per te in caso di inadempienza. Ugualmente per l’affitto. Oltre che un contratto di lavoro a tempo indeterminato con un reddito medio alto, occorre qualcuno che garantisca per te. A queste condizioni come possiamo chiedere loro di fare figli?

Ma non è solo un problema economico. Forse anche l’inverno demografico è segno del cambiamento climatico di una gioventù che ha smesso di sognare per essersi svegliata all’improvviso dopo aver sbattuto contro il muro delle false felicità che il mondo propone per spremerli come limoni. Così anche il non generare figli può concretizzarsi come atto di rivalsa verso un contesto sociale da cui ti senti abbandonato dopo essere stato illuso. Per noi adulti allora una domanda riguardo ai giovani che spesso critichiamo. Vanno bene sostegno economico ed incentivi vari. Ma siamo ancora in grado di dare loro un solido fondamento spirituale che generi speranza per dare senso alla fatica di vivere l’oggi con sguardo positivo rivolto al futuro?
Rifletto. Ma allo stesso tempo ringrazio e festeggio la mamma che in questo importante compito educativo esercita un ruolo fondamentale nella famiglia.

Pierangelo Roncalli

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