Morena Baldacci, incontro in Sant’Agostino

VISIONE
Tutte le comunità parrocchiali hanno avviato da tempo un superamento delle visioni di catechesi demandate in toto alla parrocchia e pensate sul modello scolastico.
Viene rimosso una sorta di tecnicismo puntando unicamente ad un cammino di esperienze di fede. L’approccio di condivisione e valorizzazione delle ricchezze interiori viene messo a confronto con l’apporto delle famiglie.

BUTTARE UN SEME
La famiglia è il luogo dove si sta bene tutti insieme, gustando una certa appartenenza che ci mette in relazione formando una chiesa domestica.
Occorre prendersi cura delle famiglie “non praticanti” dove la parrocchia non è più caposaldo di riferimento. Questi obiettivi e modelli creativi sono argomento significativo messo nelle mani di Morena Baldacci (foto; nell’altra immagine una rivisitazione di “La danza” di Henri Matisse, ndr), nota teologa – liturgista, docente Universitaria e collaboratrice dell’Ufficio Catechistico Diocesano di Torino, che sarà in Sant’Agostino venerdì 12 maggio alle ore 21.
Come buttare un seme?
Come formare gruppi di persone che si lascino attrarre da un percorso formativo e di laboratorio per rinnovare la catechesi e i percorsi di iniziazione cristiana nelle nostre comunità?

DOMENICHE DELLA CATECHESI
La famiglia al centro con grandi e piccoli dove tutto è in relazione alla luce della sequela per formarsi come “comunità profetica”.
Occorre ripensare una catechesi a partire dal Popolo di Dio capace di essere testimone anche attraverso animatori di comunità, catechisti, coordinatori e in grado di promuovere la formazione in prima persona rivolta alle famiglie.

Attraverso casi concreti creativi, vissuti anche in Francia (“Le Domeniche della Catechesi”), la Baldacci ci farà entrare nelle esperienze delle tappe di vita dei sacramenti partendo dal vissuto domestico quotidiano fino alla ritualità liturgica comunitaria. La teologa sarà ispiratrice di un cammino futuro laboratoriale che potrà proseguire per fasce di età, non esclusa quella adulta, tra feste, cinema, arte, canto, cura dei luoghi per un rinnovamento della catechesi attraverso simboli, sensi e corporeità.

Paolo Bedogni

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