ALPI – APC, Sassi confermato presidente

(Reggio Emilia, 28 aprile 2023). Elio Ivo Sassi, sindaco di Villa Minozzo e consigliere delegato della Provincia, è stato eletto per la seconda volta presidente dell’Associazione liberi partigiani italiani – partigiani cristiani di Reggio Emilia. L’assemblea del sodalizio, oltre all’approvazione del bilancio sociale e del programma dei prossimi mesi, ha poi convalidato le modifiche statutarie ai sensi del codice del terzo settore. “Ringrazio gli iscritti – commenta Sassi – per aver confermato la fiducia nei miei confronti. L’Alpi provinciale nacque nel dopoguerra con l’intento di essere una pura e semplice associazione di partigiani, svincolata da qualsiasi dipendenza partitica, accogliendo ex combattenti di diverse fedi.

Raccolse il testimone della brigata delle Fiamme verdi fondata da ‘Carlo’, don Domenico Orlandini, cui avevano aderito oltre cinquecento volontari, non solo cattolici, ma anche liberali e socialcomunisti. Però accolse pure i rappresentanti di altre formazioni, quali la Compagnia italiana del battaglione internazionale, e diversi garibaldini che non si riconoscevano nel partito comunista”.

In tempi più recenti, fra il 1997 e il 1998, gli aderenti all’Associazione partigiani cristiani operanti nel reggiano “chiesero di confluire in Alpi – spiega Elio Ivo Sassi – pregando di mantenere il ricordo del loro operato nell’acronimo Alpi-Apc, che da allora ci caratterizza”.  

Conclude il presidente Sassi: “Continueremo il nostro impegno, in sintonia con le istituzioni provinciali e locali e con le altre associazioni partigiane, nella promozione d’iniziative che evidenzino i valori della Resistenza e che ricordino tutti coloro che si sono impegnati, a volte con il sacrificio della loro vita, per il trionfo della  democrazia, della libertà e della giustizia”.

Alla presidenza onoraria di Alpi-Apc, che è aderente alla Federazione italiana volontari della libertà, è stato inoltre confermato Danilo Morini, ex deputato, alla guida dell’associazione dal 2007 al 2018, che era a sua volta succeduto a Romolo Fioroni, con nome di battaglia “Franco”.

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