Alla ricerca del grande scomparso dalle conversazioni,
il dubbio.
I più avveduti se ne sono accorti da un pezzo. Nelle nostre discussioni dal vivo, per non parlare dei dibattiti ad uso social, che si parli di una nuova politica d’asilo per i migranti, della morte di Julia Ituma, del Reddito a più categorie, di sostituzione etnica, regna un grande assente. Il dubbio.
Sospendere il giudizio su argomenti delicati per cui occorrerebbe giustamente più tempo per informarsi, e formarsi un’idea, appare impensabile. Desta sbigottimento.
E pensare che il dubbio è alla base del discorso, del ragionamento.
L’obiettivo servendosene non è infoltire la società di persone smarrite, spaesate, ma esattamente il contrario. Renderci più consapevoli e dotati di senso critico.
Noi qui in questa pagina ci proviamo a seminare dibattito. Guardate i nostri assi della settimana, a partire da Carrère e “V13”, scritto con la sua prosa asciutta eppure ricca di un’umanità straordinaria, partecipe dei sentimenti dei testimoni, con le loro storie di ipervigilanza, incubi mostruosi, depressione e sindrome da stress post traumatico.
Basta un accenno all’11 Settembre e agli attentati in Francia del 2015 per sentire dentro di noi montare la paura, la tremenda paura del nuovo terrorismo nato alle porte d’Europa. Poi c’è il diritto al lavoro, completamente da riformare nei principi che lo hanno dominato per un secolo, secondo Cerlini, e l’idea di felicità che Marco Balzano ha portato alla platea di Reggio.
Infine, una novità che tornerà a trovarci spesso. Il medaglione della scienza, con la consulenza del fisico reggiano Ivan Spelti. Da non perdere.