Giovedì 6 aprile in Cattedrale il Vescovo ha presieduto la Messa in Coena Domini con la lavanda dei piedi, aprendo i riti del Triduo Pasquale.
Un gesto sempre molto potente che Morandi spiega nella sua omelia: nel cuore della cena Gesù si alza da tavola, depone la veste, prende un asciugamano e compie una serie precisa di azioni; si tratta di un atto sconvolgente, contrario all’autorevolezza del Maestro.
Nel gesto compiuto da Gesù, che ama i suoi fino alla fine, non c’è solamente un’esemplarità, ma una causalità: siccome Egli l’ha fatto, anche noi dobbiamo dare la vita per i nostri fratelli e, anzitutto, accorgerci che gli altri esistono, come accade durante lo scambio del segno della pace.
Tutto l’articolo di Eodardo Tincani è su La Libertà del 12 aprile.
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