Trägerin, storia di donne coraggiose
Trägerin. In tedesco, portatrici. Così cominciarono a chiamarle nei paesi, vedendole salire su quei pendii cariche del necessario per portare la Vita dove regnava la Morte. “Anin!” in friulano “Andiamo!”. Se lo sono detto madri, mogli, fidanzate, figlie al lume di una lampada a olio in un fienile, altrimenti “quei poveretti moriranno anche di fame”. Non senza paura della fatica. Non senza timori. Non senza sapere che avrebbero solcato sentieri insicuri e che avrebbero potuto rischiare la vita a ogni passo.
Timau, ultimo paese friulano al confine con l’Austria. 1915. La Guerra è appena cominciata ma ha già mostrato con ferocia quello che fa, allora come ora: schifo. Paesi svuotati, famiglie separate e cieli rossi di fuoco. Gli uomini (padri, mariti, fidanzati, figli) mandati lassù con poco. E pure quel poco, inadeguato. Così a quell’appello hanno risposto in tante. Senza chiasso, clamore, in punta di piedi (davvero, grazie ai silenziosi scarpetz che calzavano) hanno salito quelle montagne per ore, con sulle spalle gerle cariche di viveri, vestiti lavati, lettere. Una storia coraggiosa ma silenziosa, sconosciuta ai più, che un bel romanzo ha voluto raccontare e di cui questo spettacolo vuole onorare, nel suo piccolo, la memoria.
A raccontare questa storia sul palco Elena Montorsi e Annalisa Bonacini per la regia di Fabiana Bruschi. Un evento promosso, in occasione della festa della donna, dal Circolo culturale Giovanni Paolo II in collaborazione con Chili 5 di sale che si terrà sabato 11 marzo 2023 presso il Teatro Gonzaga-Ligabue a Bagnolo alle ore 21. Ingresso libero.
Tommaso Gallingani